CASO MURARO, RAGGI NELLA BUFERA: BASE DEL M5S INFEROCITA

Virginia Raggi vacilla sotto i colpi del caso Muraro. L’assessora all’Ambiente è indagata per gestione non autorizzata di rifiuti dalla procura di Roma. E nel corso dell’audizione davanti alla commissione parlamentare Ecomafie ha ammesso di essere a conoscenza del procedimento, avviato in aprile, da luglio. Fatto noto, dallo stesso periodo, anche alla sindaca Raggi. Dopo essere stata ascoltata Muraro ha consegnato alla Commissione un dossier di mille pagine. Si tratta di materiale che presto sarà all’attenzione anche dei pm della Procura di Roma che indagano sul business dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale. Muraro, per 12 anni consulente di Ama, avrebbe fornito in particolare documentazione in relazione al periodo compreso tra il 2013 e il 2015.

L’ira dei militanti

Le spiegazioni fornite dal titolare dell’Ambiente di Roma Capitale non bastano, però, a chetare il mal di pancia che viene dalla base del Movimento 5 Stelle. Nel mirino dei militanti finiscono un po’ tutti sul blog di Beppe Grillo dove, in coda al videomessaggio di ieri della prima cittadina capitolina, si susseguono i messaggi di critica. “L’affaire Muraro/Raggi a Roma sta minando l’intero progetto del Movimento, quello originario voluto da Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo. Trasparenza, legalità, democrazia diretta, coinvolgimento della rete, nulla di tutto ciò è stato fatto in questa imbarazzante vicenda romana”, scrive Fabrizio D. da Roma mentre Demetrio, da Firenze, attacca: “Mi spiace tanto dirlo ma la vicenda di Roma sta imputtanando tutto il M5S. Che si può fare? Per me prima di tutto fuori la Muraro e poi scuse della Raggi alla Roma per bene”.

I big si muovono

La situazione, insomma, è grave e richiede l’intervento dei big del partito. “Mi dispiace tanto ma ho deciso di annullare la tappa di stasera ad Ischia del Costituzione CoastToCoast. Ci sono problemi a Roma ed è meglio tornare” ha scritto Alessandro Di Battista, auspicando poi di poter “risolvere già stasera” alcune questioni. Luigi Di Maio, da parte sua, ha rinunciato a partecipare alla trasmissione “Politics”, il format di Rai 3 che sostituirà “Ballarò” affidato alla conduzione dell’ex Sky Tg24 Gianluca Semprini. Il giornalista, piccato per il bidone rifilatogli all’ultimo momento, ha pubblicato su Twitter l’hashtag #DiMaioNonRisponde.

Il ribelle

Da Parma, poi, arriva l’affondo di Federico Pizzarotti, sospeso dal M5s. “Il Direttorio dovrebbe oggi rassegnare in blocco le proprie dimissioni per non aver saputo gestire il Movimento, e si dovrebbe finalmente tornare a parlare di partecipazione e di condivisione degli indirizzi politici” ha detto il sindaco emiliano. “Nei due anni in cui il Direttorio gestisce il M5S – ha proseguito – sono stati scaricati due sindaci, di Gela e di Quarto, un terzo è stato sospeso oltre 100 giorni fa senza che esistesse una regola per farlo, ora vi è il caos a Roma, con un rimpallo di accuse tra chi dice di aver avvisato il Direttorio e chi invece sostiene di non sapere nulla dell’indagine in corso nei confronti dell’assessore Muraro. Tutto questo è stato causato da una grave mancanza di regole chiare a tutti. Da due anni chiedo una maggiore organizzazione e regole certe, condivise da tutti gli eletti portavoce attraverso un incontro pubblico, un meetup nazionale”.