Carenza di mascherine, la Procura di Torino apre un’indagine

Perquisizioni della Guardia di Finanza in un'azienda di Bari: si ipotizza il reato di manovre speculative sul mercato

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Da quando è scoppiata l’emergenza sanitaria in Italia, causata dal propagarsi del virus Covid-19 , più volte è risuonato l’accorato appello di medici e infermieri sulla necessità di reperire i dispositivi di protezione individuale come mascherine, che risultano quasi introvabili.

L’indagine

E proprio per capire come mai ci sia questa carenza di dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri, la Procura di Torino ha avviato un’indagine. Come anticipato sulle pagine di alcuni quotidiani locali, la momento, si tratta solo di un’inchiesta conoscitiva. Nelle scorse ore i Carabinieri hanno effettuato alcuni sopralluoghi, acquisendo informazioni in merito.

La Guardia di finanza indaga su una ditta di Bari

Nel frattempo, si è appreso che la Guardia di Finanza di Bari, su disposizione della Procura, sta eseguendo delle perquisizioni nei confronti di un’azienda distributrice di mascherine. Alla società viene contestato di “aver compiuto manovre speculative, occultato, accaparrato prodotti di prima necessità ed in particolare di dispositivi di tutela della salute da agenti biologici, sottraendole all’utilizzazione in rilevanti quantità”. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, ipotizza a carico del legale rappresentante della ditta il reato di manovre speculative sul mercato e rientra nella più ampia inchiesta della magistratura barese sul presunto rincaro dei dispositivi di protezione individuale, avviata nell’ambito dell’emergenza coronavirus.