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Morte Camilla: la giovane soffriva di piastrinopenia autoimmune

I Nas hanno acquisito l'anamnesi patologica remota stilata dall'ospedale di Lavagna, dove si citano una cisti ovarica e la malattia della coagulazione, sia l'anamnesi farmacologica da cui risultava la terapia ormonale con due farmaci. Il giorno dei funerali lutto cittadino a Sestri Levante

La magistratura ligure indaga sulla morte di Camilla Canepa, la ragazza di 18 anni deceduta ieri a Genova dopo esser stata ricoverata da domenica per una trombosi. Sarebbe emerso che la ragazza soffriva di una piastrinopenia autoimmune familiare e seguiva una terapia ormonale con due farmaci. Riporta Ansa che gli investigatori vogliono capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima della vaccinazione, il 25 maggio. Quel giorno infatti la giovane aveva partecipato a un Open day vaccinale dove le sarebbe stata somministrata, su base volontaria, una dose di Astrazeneca. Previsto nei prossimi giorni l’esame autoptico.

Le due anamnesi

La procura di Genova ha incaricato i Nas di reperire la documentazione e le cartelle cliniche oltre all’anamnesi relativa al vaccino, scrive LaPresse. Da quanto si apprende – prosegue l’agenzia – nell’anamnesi patologica remota stilata nel primo ospedale di arrivo della ragazza, a Lavagna, erano riportate la presenza di una cisti ovarica e di una piastrinopenia autoimmune familiare; dell’anamnesi farmacologica invece risultava che la paziente assumeva una terapia ormonale con due farmaci, uno a base di estrogeni e l’altro a base di progestinici.

Per la prossima settimana sono stati convocati due docenti di Pavia, Luca Tajana e Franco Piovella, che probabilmente già martedì si occuperanno di eseguire l’autopsia. Lo riferisce sempre LaPresse. La famiglia della giovane aveva dato l’autorizzazione all’espianto degli organi, effettuato in mattinata: cinque gli organi donati che potranno salvare altrettante vite.

Scrive Ansa che lo scorso 4 aprile era morta, sempre a Genova, una giovane insegnante genovese di 32 anni, Francesca Tuscano. La donna che era stata vaccinata con AstraZeneca il 22 marzo nel corso della campagna vaccinale per i docenti e l’autopsia aveva confermato un quadro “trombotico ed emorragico cerebrale” come causa del decesso.

Il lutto cittadino

Il Comune di Sestri Levante ha decretato che il giorno dei funerali di Camilla Canepa sarà lutto cittadino. Lo riporta Ansa. “Un dolore immenso ha colpito la nostra collettività, e per questo la Giunta ha deciso di proclamare il lutto cittadino quando si svolgeranno le esequie”, ha detto questa mattina il sindaco Valentina Ghio. Sulla data dei funerali non vi sono ancora certezze anche se si ipotizza la giornata di martedì per la riconsegna della salma alla famiglia

Ansa I danzatori della Deos impegnati con “Swans – Incursioni urbane” nell’ambito dell’Andersen Festival di Sestri Levante, danzeranno ciascuno la propria interpretazione della Morte del cigno di Camille Saint Saens in luoghi diversi di Sestri Levante e una parte de Il Lago dei cigni di Petr Il’ič Čajkovskij senza musica, per rispetto e in nome del lutto che vive tutta la cittadina del Levante genovese, scrive Ansa. “Danzare senza musica sarà un modo per condividere e accogliere la fragilità emotiva di una comunità di fronte a una notizia così dolorosa. Ogni morte non è un numero da aggiungere a una lista, ma un vuoto, una mancanza, un silenzio“, hanno detto ad Ansa.

“Il momento della chiarezza”

“La possibilità di utilizzare AstraZeneca per tutti su base volontaria non è un’invenzione delle Regioni o di qualche dottor Stranamore: è suggerimento che arriva dai massimi organi tecnico-scientifici per aumentare le vaccinazioni, e quindi evitare più morti”. Così il presidente della Liguria Giovanni Toti, riporta Ansa. “E’ il momento della responsabilità e della chiarezza: a medici e scienziati spetta stabilire l’eventuale nesso tra vaccino, altri farmaci assunti e tutte le circostanze che hanno portato a questo tragico evento”.

Cos’è la piastrinopenia autoimmune

Si tratta di una malattia della coagulazione, che comporta una forte riduzione del numero di piastrine circolanti, a causa della loro distruzione o della mancanza della produzione, scrive Agi. La patologia viene distinta in forme primarie (circa 80% del totale) e forme secondarie (20%). In queste ultime, insorge a seguito di altre patologie o a causa dell’assunzione di farmaci. La piastrinopenia autoimmune ha un’incidenza compresa tra 1.6 e 3.9 casi per 100.000 persone all’anno.

Tra i sintomi maggiormente riconoscibili ci sono la comparsa di petecchie e di ecchimosi a livello cutaneo, insieme a sanguinamenti dal naso (epistassi) o dalle gengive (gengivorragie). In alcuni casi, prosegue Agi, vi può essere la concomitante presenza di anemia sideropenica secondaria, che può essere accompagnata da debolezza o astenia.

La mortalità è inferiore all’1-2%, ma la malattia può influire sulla qualità di vita dei pazienti. Il principale obiettivo della terapia è quello di ridurre il rischio emorragico e quindi di mantenere il numero di piastrine a livelli non pericolosi per la salute.

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