Bonaccini sul Coronavirus: “Si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni”

Ricciardi ha detto che è necessario intervenire, altrimenti rischiamo di trovarci come in Francia, Spagna e Gran Bretagna.

Stefano Bonaccini -Fonte: ANSA

Oggi, a 24Mattino su Radio 24, Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, ha risposto a una domanda su eventuali misure più restrittive per la capienza dei mezzi di trasporto pubblico, dicendo che:  “Se il contagio aumenterà e troveremo situazioni più preoccupanti si dovrà essere pronti a eventuali maggiori restrizioni. Tutto dipende dai comportamenti che ognuno di noi adotta e dai controlli messi in campo”.

Ha, poi, aggiunto relativamente ad un eventuale rischio di scontro Regioni-Governo: “saremo tutti responsabili, come abbiamo fatto nella prima fase, quella più drammatica. Dobbiamo fare di tutto perché non ritorni, non vedo questi rischi”. “Dobbiamo stare attenti a non tornare indietro, un nuovo lockdown generalizzato questo Paese non può permetterselo” così ha precisato il Presidente. “Di fronte a eventuali ricadute o meno – ha puntualizzato – si discuterà”.

Le Parole di Ricciardi

Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Speranza e Professore ordinario di Igiene all’Università Cattolica, in un’intervista a La Stampa e Il Messaggero l’8 ottobre, ha detto che  siamo “sulla lama di un rasoio, se non interveniamo subito tra due o tre settimane rischiamo di ritrovarci come in Francia, Spagna e Gran Bretagna”.

Precisa, poi, che: “Se non rinforziamo l’attività di testing con uomini e tamponi, se non attrezziamo i servizi sanitari in vista dell’influenza siamo nei guai. Le persone contagiate devono essere indirizzate esclusivamente nei Covid hospital, ma bisognava aver già allestito Pronto soccorso dedicati ai sospetti Covid e prevedere percorsi separati dentro gli ospedali per evitare pericolose commistioni. Molte regioni però si sono addormentate e si è fatto poco o nulla. Ora con i ricoveri per influenza negli ospedali si rischia il caos”.

I fondi sono stati stanziati, “è una questione di incapacità. Tanto è vero che alcune regioni, come Emilia Romagna e Veneto, si sono attrezzate”. Inoltre, a detta del Professore, è necessario attrezzare un sistema di testing, ricorrendo anche ai privati “che naturalmente poi faccia rapidamente confluire tutti quanti i dati in un unico flusso”.

I numeri ci dicono “che siamo ancora in una fase di contenimento” nella quale rispettando bene le regole “possiamo invertire il trend. Altrimenti saremo costretti a passare alla fase di mitigazione, con chiusure a livello locale. Con più di 500 casi Campania e Lombardia rischiano di diventare zone arancioni e questo implicherebbe il divieto di spostamento da e per la regione. Ma dobbiamo assolutamente evitarlo”. Relativamente ai bar e ai ristoranti, ha affermato che  il problema “non sono gli orari ma il rispetto delle regole che ci sono già”.

Il commento alle dichiarazioni di Walter Ricciardi

Il Presidente Bonaccini ha commentato le dichiarazioni di Walter Ricciardi, dicendo che: “Ricciardi non ha competenze istituzionali e penso che qualche parola sia stata utilizzata fuori luogo”.