Il bollettino di oggi: 13.447 nuovi casi e 476 morti

Nel giorno in cui il vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson arriva in Italia, gli Stati Uniti decidono di sospenderlo dopo sei casi di persone che hanno sviluppato una malattia rara

Coronavirus

Gli Stati Uniti sospendono l’utilizzo del vaccino anti-Covid di Johnson & Johnson dopo sei casi di persone che hanno sviluppato una malattia rara con coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione. Lo riporta il New York Times, aggiungendo che la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno di usare il vaccino nei siti federali e chiederanno agli Stati di fare lo stesso in attesa del risultato delle indagini. Tutto questo nel giorno in cui il vaccino monodose arriva in Italia.

La situazione in Europa

Mentre il Regno Unito si prepara a ragigungere l’immunità di gregge e dunque a tornare lentamente alla normalità, il premier Johson avverte che l’uscita dal terzo lockdown “comporterà inevitabilmente più infezioni, più ricoveri e purtroppo più morti: la gente deve saperlo”.  Intanto stretta in Germania, dove il governo potrà decidere chiusure e coprifuoco a livello federale. La cancelliera Merkel sostiene che “il freno di emergenza federale è tardivo perché la situazione è seria”.

Il vaccino Johnson e Johnson

E’ l’unico vaccino anti Covid monodose disponibile che può essere conservato in frigorifero e può essere somministrato a tutte le persone con un’età superiore ai 18 anni. Arriva oggi in Italia, per ora con un primo carico da 184 mila dosi. Si tratta del quarto vaccino approvato dall’Ema dopo Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Un siero molto atteso su cui già però si addensano le ombre dei possibili (ancorchè rarissimi) effetti collaterali gravi.

La particolarità dei vaccini di Johnson e Johnson e di Astrazeneca

Il vaccino Johnson e Johnson utilizza una tecnologia diversa da quella dei vaccini a Rna prodotti da Pfizer/BioNTech e Moderna. Si tratta infatti di un vaccino a vettore virale, proprio come AstraZeneca: un frammento di Dna corrispondente alla proteina Spike, la chiave con cui il virus Sars-CoV-2 entra nelle cellule, viene inserito in un virus innocuo per l’uomo e opportunamente modificato. Il virus infetta le cellule umane e il DNA viene così letto e tradotto in proteina. Quest’ultima è l’antigene contro cui poi monta la risposta immunitaria.

Le attese dell’Europa

La Johnson & Johnson dovrebbe fornire all’Unione Europea 200 milioni di dosi entro la fine del 2021 e all’Italia ne spetta una quota proporzionale alla sua popolazione. Dopo la prima tranche da 184 mila dosi, sbarcate oggi a Pratica di Mare, secondo l’ultimo aggiornamento del piano vaccinale arriveranno nel nostro Paese nel secondo trimestre 7,3 milioni di dosi, cui seguiranno 15,9 milioni di dosi nel terzo trimestre e 3,3 milioni nel quarto, per un totale di 26,5 milioni di dosi entro il 2021. In totale, entro la fine di giugno l’azienda americana dovrebbe consegnare all’Ue 55 milioni di fiale.

Il bollettino di oggi: 13.447 nuovi casi e 476 morti

Sono 13.447 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +9.789). I decessi odierni sono 476 (ieri sono stati +358), per un totale di 115.088 vittime da febbraio 2020. Superata dunque la soglia di 115 mila vittime dall’inizio dell’emergenza. Il tasso di positività scende ancora: è 4,4% (ieri 5,1%) con 304.990 tamponi. Zero contagi in Molise, per la seconda volta nel mese. In calo le degenze.