Biden parla a chi ha votato Trump: “Sarò il presidente di tutti, datemi una possibilità”

Il primo discorso da presidente eletto centra il bersaglio: "E' tempo di restaurare l'anima dell'America". Trump annuncia battaglia da lunedì

“Un nuovo giorno per l’America”. Anche se difficilmente qualche americano sarà andato a dormire dopo la prima serata da presidente eletto per Joe Biden. Di sicuro non i suoi sostenitori, che hanno riempito le piazze del Paese fra slogan a favore del democratico e altri contro l’ormai presidente uscente Donald Trump. E il dem pronuncia nel frattempo il suo primo discorso, segnando di fatto il primo colpo di timone a una politica di gestione che, spiega, deve cambiare rotta a partire da ora. “Lasciamoci alle spalle la cupa era di demonizzazione reciproca. Finiamola, qui e ora. Mi impegno a essere un presidente unitario: non divisivo. Torniamo a essere Stati Uniti d’America“. E le sue parole, quasi a conferma delle basi sulle quali imposterà la sua presidenza, si rivolgono anche a chi ha votato Trump. “Datemi una possibilità anche se non avete votato per me. Non ci sono più stati rossi o blu, sarò il presidente di tutti”.

Restaurare l’anima dell’America

Il suo slogan è stato chiaro fin dall’inizio: “Restaurare l’anima dell’America”. Come a dire che quattro anni di presidenza del Tycoon abbiano fin troppo snaturato la vocazione del Paese. Ed è per questo motivo, dice, di aver cercato di raggiungere la più alta carica della Nazione, “per ricostruire la spina dorsale del Paese, la classe media e per rendere di nuovo l’America rispettata in tutto il mondo”. E torna a parlare a chi non ha votato per lui: “Capisco la delusione stasera. Ho perso un paio di volte anch’io. Ma ora, diamoci una possibilità. È ora di mettere da parte la dura retorica, abbassare la temperatura, vederci di nuovo, ascoltarci di nuovo. E per fare progressi dobbiamo smettere di trattare i nostri avversari come nemici”.

Biden, una promessa da mantenere

Un discorso che coglie nel segno. Un appello alla Nazione tutta, che sorprende anche i detrattori dell’ex vicepresidente. E che sembra calzare in un momento in cui gli Stati Uniti, come il resto del mondo, si trovano di fronte a una sfida epocale, da affrontare nell’immediato. Forse non un caso l’aver concluso il suo discorso dicendo che “è tempo di curare l’America”. C’è la battaglia coronavirus da affrontare, la corsa al vaccino, la coesione nazionale da restaurare in uno spirito unitario che possa arginare la diffusione della pandemia. E’ stato un pilastro della sua campagna elettorale, dovrà esserlo anche della sua presidenza. La prima e più urgente promessa da mantenere, a prescindere dal fatto che il rivale Trump conceda o meno la vittoria, annunciando “un’offensiva legale a partire da lunedì”. Lontani i tempi di “Old Joe” e delle critiche su primarie democratiche che avevano deluso tutti. Gli Stati Uniti sembrano aver scelto di puntare sull’immediato e sulla risoluzione dei problemi dell’oggi.