Le preoccupazioni della BCE sull’economia europea

Lagarde: ripresa possibile ma nella seconda parte dell'anno. Il ministro Gualtieri scrive a Bruxelles sullo scostamento di bilancio italiano. Stasera Consiglio Europeo su vaccini e misure anticovid

Bce Lagarde

La ripresa è possibile ma solo nel secondo semestre. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde a proposito del quadro economico europeo duramente provato dalla pandemia. Nel quarto trimestre del 2020 l’economia dell’Eurozona ha probabilmente subito una contrazione che la spinge verso una doppia recessione. Per questa ragione la presidente della Bce prevede che, a causa delle misure restrittive contro il Covid, la produzione calerà ancora in questo trimestre.

Tuttavia c’è un barlume di luce in fondo al tunnel. Secondo Lagarde esiste la probabilità di una ripresa “nella seconda parte dell’anno”. Ed in questo quadro la Banca Centrale Europea ha confermato il suo orientamento ad un ampio sostegno monetario. Il quadro complessivo rimane preoccupante ed è, secondo Lagarde, “di elevata incertezza” a casua della pandemia.

I dati italiani confermano l’allarme: secondo l’Inps si sono persi 662 mila posti di lavoro in un anno. E l’Istat denuncia il calo del fatturato e degli ordinativi industriali.

Oggi il ministro italiano dell’Economia Gualtieri ha scritto una lettera al vicepresidente della Commissione Dombrovskis ed al commissario all’Economia Gentiloni per spiegare che il nuovo scostamento di bilancio da 32 miliardi serve per attutire, attraverso un nuovo pacchetto di aiuti, l’impatto delle misure anticovid anche nell’ipotesi che si protraggano fino in primavera.

Nella lettera anche l’ipotesi che la Cig Covid possa essere prorogata fino in autunno. Il debito italiano continua a rimanere altissimo: siamo saliti al 154,2 per cento del Pil ed è secondo solo alla Grecia tra i paesi dell’Unione Europea. Stasera infine tornano a riunirsi in video conferenza i capi di stato e di governo dell’Unione: al centro dei lavori l’esame del piano di vaccinazioni e lo studio di possibili limitazioni alla circolazione dei cittadini europei.