Il cardinal Bassetti lascia la terpia intensiva. Il nuovo bollettino: “Lieve miglioramento”

L'azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia riferisce le condizioni del presidente della Cei. Lunedì scorso era stato comunicato un aggravamento

Card. Gualtiero Bassetti
Il Cardinale Bassetti. Fonte: ANSA

Un “lieve miglioramento” delle condizioni del cardinale Gualtiero Bassetti. Il porporato, presidente della Conferenza episcopale italiana, è ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Perugia “Santa Maria della Misericordia“. Ed è proprio la Direzione sanitaria a rilasciare il bollettino giornaliero riguardante l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, riferendo la “stabilità dei parametri respiratori e cardiocircolatori”. Per questo, si precisa, il piano terapeutico “resta invariato” e il cardinal Bassetti continua a svolgere “l’ossigenoterapia”. In serata, i medici hanno annunciato che il porporato ha lasciato la terapia intensiva. “Il quadro clinico resta comunque serio e il cardinale necessita di un costante monitoraggio e di cure appropriate“. Il presidente della Cei è ricoverato in ospedale dal 31 ottobre scorso, dopo essere stato trovato positivo al coronavirus. Il trasferimento nel reparto di terapia intensiva è avvenuto il 3 novembre successivo, dopo un primo aggravamento del quadro clinico.

Bassetti, la preghiera della Cei

Solo pochi giorni fa, un bollettino della Conferenza episcopale italiana riferiva di un ulteriore “aggravamento complessivo del quadro clinico”. A questo si era unita la preghiera del segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo. “Accompagniamo con affetto e vicinanza il cardinale Presidente – aveva detto -. Sollecitiamo le nostre Chiese alla preghiera in questo momento di prova. Siamo certi che il Signore non farà mancare misericordia e consolazione al cardinale e a quanti sono duramente provati dalla malattia. Ricordiamo anche i medici, gli operatori sanitari e quanti si prendono cura dei sofferenti. Chiediamo a tutti di condividere queste intenzioni nei propri momenti di preghiera quotidiana”.