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Bangladesh: oltre 772.000 bambini colpiti dalle inondazioni

L’Unicef è profondamente preoccupato per la devastante condizione provocata dalle inondazioni che si stanno verificando nella regione nord-orientale del Bangladesh. La popolazione, tra cui più di 772.000 bambini, è stata colpita da alluvioni improvvisi e ha urgente bisogno di assistenza. Inoltre, nelle prossime 24-48 ore la situazione sembra possa peggiorare

I più vulnerabili sono i bambini

“L’Unicef è profondamente preoccupato per la devastante situazione di inondazione che si sta verificando nella regione nord-orientale del Bangladesh. Oltre 2.000.000 di persone, tra cui più di 772.000 bambini, sono già stati colpiti da alluvioni improvvise e hanno urgente bisogno di assistenza”. È quanto denuncia in una nota Sheldon Yett, rappresentante dell’Unicef in Bangladesh. “Con l’innalzamento delle acque, i bambini sono i più vulnerabili e devono affrontare rischi maggiori di annegamento, malnutrizione, malattie mortali trasmesse dall’acqua, il trauma dello sfollamento e potenziali abusi in rifugi sovraffollati. La nostra priorità è garantire la sicurezza e il benessere di bambini e adolescenti. In coordinamento e partnership con il Governo del Bangladesh e con gli attori locali sul campo, abbiamo già distribuito acqua sicura per raggiungere più di 100.000 persone e mentre questi sforzi continuano, abbiamo anche distribuito più di 3.000 contenitori d’acqua da dieci litri. Stiamo portando con urgenza ulteriori forniture di emergenza alle comunità colpite, nel caso in cui la situazione dovesse peggiorare”.

Aiutare i bambini a superare il trauma

Unicef Bangladesh fa sapere che dal 13 giugno al 2 luglio, più di 810 scuole governative nella divisione di Sylhet sono state allagate e quasi 500 sono state utilizzate come rifugi per gli alluvionati. Inoltre, quasi 140 cliniche comunitarie sono state colpite dalle acque dell’alluvione. “Gli assistenti sociali della Protezione dell’infanzia stanno offrendo supporto per mitigare la potenziale violenza per aiutare i bambini a superare il trauma in questo momento difficile. I fiumi scorrono pericolosamente e si prevede che la situazione peggiorerà nelle prossime 24-48 ore”.

Fonte: Angesir

redazione

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