Al Bambino Gesù, il Consiglio Panucraino visita i bimbi feriti in guerra

Enoc: "In questi anni abbiamo visto gli effetti sui più piccoli di tante guerre. Se tutti i bambini che soffrono potessero farsi ascoltare, forse qualche cuore potrebbe cambiare"

Le presidente, Gabriella Enoc, con il consiglio Panucraino. Foto: @Bambinogesu

Un commosso e sentito ringraziamento per l’accoglienza riservata a quasi 2 mila bambini ucraini in fuga dalla guerra e bisognosi di cure: è stato questo l’obiettivo della visita oggi al Bambino Gesù della Delegazione del Consiglio Panucraino delle Chiese e organizzazioni religiose. I rappresentanti dell’organismo che comprende quasi tutte le maggiori religioni e confessioni in Ucraina hanno incontrato la Presidente dell’Ospedale, Mariella Enoc.

Al Bambino Gesù, il Consiglio Panucraino visita i bimbi feriti in guerra

Già dai primi giorni successivi all’invasione dell’Ucraina, a marzo dello scorso anno, l’ospedale ha dato disponibilità all’accoglienza dei bambini malati che con le loro famiglie fuggivano dal conflitto per ricevere cure diventate difficili se non impossibili. Ad oggi il Bambino Gesù ha preso in carico quasi 2 mila pazienti ucraini. Attualmente sono ricoverati in ospedale 16 bambini e 14, tra pazienti e familiari, sono ospitati nelle case di accoglienza che collaborano con il Bambino Gesù.

«Non avete aperto solo le porte dell’ospedale ma anche il cuore – ha affermato Marcos (Hrachya Hovhannisyan), Vescovo della Diocesi ucraina della Chiesa Apostolica Armena e capo della delegazione in visita -. Avete salvato tanti bambini e così le loro famiglie per cui i figli sono il dono più prezioso. La sofferenza dei bambini ucraini interpella oggi il mondo».

«La missione del nostro Ospedale – ha detto la presidente Enoc – è di aiutare i bambini del mondo. In questi anni abbiamo visto gli effetti sui più piccoli di tante guerre. Se tutti i bambini che soffrono potessero farsi ascoltare, forse qualche cuore potrebbe cambiare. I bambini non sono solo vittime della guerra, ma protagonisti del nostro futuro e hanno il diritto di essere felici».

Al termine dell’incontro, alcuni dei membri della Delegazione, accompagnati dal Direttore Sanitario, Massimiliano Raponi, hanno visitato dei pazienti ucraini nel Reparto Degenze protette e Pediatria Generale dell’Ospedale.