Attacco chimico in Siria, gli Usa: “Agiremo da soli”. Gelo con Mosca

Il primo vero scontro tra Russia e Stati Uniti dopo l’avvento di Donald Trump alla Casa Bianca si consuma sulla Siria. Per il presidente americano le responsabilità dell’attacco con armi chimiche nella provincia di Idlib costato la vita a 72 persone, compresi numerosi bambini, sono del regime di Damasco.

Furioso

“Le terribili azioni del regime di Assad sono inaccettabili e non saranno più tollerate”, ha tuonato nel corso di una conferenza congiunta col re di Giordania. “Quando con i gas vengono uccisi bambini, persino neonati, per me sono sono state superate diverse linee, siamo ben oltre la linea rossa”. Ecco allora il cambio di rotta annunciato dal presidente americano, che potrebbe drasticamente cambiare le dinamiche della guerra civile siriana e della lotta al sedicente Stato islamico: “Quello che ho visto ieri ha avuto un grande impatto su di me e ha cambiato il mio atteggiamento verso la Siria e Assad”. “Ora la responsabilità è mia“, ha tagliato corto l’ex tycoon.

Avvertimento

Cosa questo voglia dire lo ha spiegato davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite l’ambasciatrice Haley: “Quando l’Onu non riesce a portare avanti il suo dovere di agire collettivamente, ci sono momenti in cui gli Stati sono costretti ad agire per conto proprio“. Nel mirino degli Usa c’è anche l’Iran, accusato di avere una responsabilità morale negli attacchi perpetrati dal regime di Assad. Per i quali Parigi e Londra parlano apertamente di crimini di guerra.

Bocciatura

Mosca ha fatto abortire la bozza di risoluzione Onu preparata da Usa, Francia e Regno Unito per condannare il governo siriano. Del resto le parole del ministero degli Esteri russo erano state chiare: le ricostruzioni sull’attacco chimico al villaggio di Khan Sheikhum sono solo “fake news“. Ricostruzioni false perché, sostiene la Russia, non è stata l’aviazione siriana a lanciare i gas sulla popolazione: gli agenti tossici, è la versione russa, sono fuoriusciti da un deposito dei gruppi ribelli centrato dai missili.