In arrivo oggi i nuovi test per riconoscere la Variante Delta

In data odierna giungono in Italia i nuovi test rapidi per riconoscere la Variante Delta del virus Covid - 19

La variante Delta, precedentemente conosciuta come variante indiana, è il ceppo del virus denominato COVID-19 che, come viene spiegato dal Ministero della Salute presenta una serie di mutazioni rispetto al ceppo originario, per cui lo stesso è in grado di aumentare sia il rischio di reinfezione sia la sua trasmissibilità, di conseguenza, in questa variante il virus diviene molto più contagioso. Tanto premesso, codesta variante, sta colpendo molto duramente il Regno Unito, ove – nelle ultime ventiquattr’ore – si sono registrati oltre 11.000 nuovi contagi principalmente dovuti a questa variante del virus, oltre a ciò anche in Russia e negli Stati Uniti la variante Delta è responsabile di oltre il 10% dei nuovi contagi, mentre invece in Germania del 6%; In Italia per ora la situazione risulta sotto controllo ma, gli ultimi dati in merito diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, evidenziano che, codesta variante, comincia a diffondersi con tassi che vanno dal 3,4% dei nuovi contagi registrati in Lazio al 2,5% di quelli registrati in Lombardia.

I nuovi test salivari in arrivo oggi

Tanto premesso, in merito a questo tema, è doveroso sottolineare che, a partire da oggi giungono in Italia i nuovi test rapidi in grado di riconoscere la variante Delta, essi – rispetto ai test attuali – non cercano le mutazioni della cosiddetta proteina Spike, ma cercano una mutazione del virus definita N501Y, basandosi inoltre su nuovi criteri di analisi te tamponi salivari con un’altra carica virale con l’obiettivo di riuscire ad individuare celermente la variante in oggetto. I test utilizzati per diagnosticare le varianti saranno uno strumento importante per ottenere una stima accurata delle nuove infezioni causate da differenti ceppi di SarsCov2 con l’obiettivo di monitorare prevenire la diffusione di nuove varianti e nel contempo arginare la diffusione della pandemia.