Approvato in Consiglio dei ministri il ddl Concorrenza

Il testo, approvato all'unanimità, interviene tra le varie cose sulla rimozione delle barriere all’entrata dei mercati, su energia e sostenibilità ambientale, sulla tutela della salute e sullo sviluppo delle infrastrutture digitali

E’ stato approvato in Consiglio dei ministri il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. Il governo si è impegnato ad affrontare, entro la fine dell’anno, norme sui settori dei servizi pubblici locali, dell’energia, dei trasporti, dei rifiuti, della vigilanza del mercato e sull’avvio di un’attività imprenditoriale. Le finalità del ddl sono quelle di garantire la tutela dei consumatori, rimuovere gli ostacoli regolatori – di carattere normativo e amministrativo – all’apertura dei mercati e promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni. Barriere all’entrata dei mercati, tutela della salute, energia e sostenibilità ambientale, servivi pubblici locali sono alcuni dei punti d’intervento del testo.

Brunetta: “Due importanti deleghe”

“Nel disegno di legge sulla concorrenza approvato dal Consiglio dei ministri sono contenute due importanti deleghe che rafforzano le semplificazioni per velocizzare l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e razionalizzano i controlli sulle attività produttive”, ha dichiarato il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta. L’articolo 23, spiega, “delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la ricognizione, la semplificazione e l’individuazione delle attività oggetto di segnalazione certificata di inizio attività o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso o è sufficiente una comunicazione preventiva“. Questa, continua Brunetta, “rappresenta un atto necessario per procedere all’attuazione di alcuni interventi di riforma e investimenti previsti dal Pnrr. “L’articolo 24”, aggiunge il titolare del dicastero della Pa, delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi “per semplificare e a coordinare i controlli sulle attività economiche per evitare duplicazioni, favorire la programmazione dei controlli stessi e consentire l’accesso ai dati e allo scambio delle informazioni da parte dei soggetti che svolgono funzioni di controllo, anche attraverso l’interoperabilità delle banche dati”.

Gelmini: “A favore dei consumatori”

In un’intervista al Tg2 il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini l’ha definita “una legge molto importante, richiesta dall’Europa, indispensabile per attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma soprattutto è una legge a favore dei consumatori, che riduce il costo dei servizi e ne migliora l’efficienza: soprattutto per quanto riguarda i servizi pubblici locali”.

Cosa contiene il ddl

Riguardo il punto della rimozione barriere in entrata, questo si articola in trasparenza e mappatura delle concessioni, concessione dei servizi portuali, concessione di distribuzione del gas naturale, concessioni idroelettriche.

Le concessioni

Il primo provvedimento prevede una delega al governo per costituire un sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni, al fine di promuovere la massima pubblicità e trasparenza dei principali dati e delle informazioni relativi a tutti i rapporti concessori, inoltre dovrò essere definito l’ambito oggettivo della rilevazione includendo tutti gli atti, i contratti e le convenzioni che comportano l’attribuzione a soggetti privati o pubblici dell’utilizzo in via esclusiva del bene pubblico. Il secondo provvedimento prevede invece che le concessioni per la gestione dei porti siano affidate sulla base di procedure ad evidenza pubblica. Capitolo energia, l’articolo sul gas naturale introduce regole ulteriori di trasparenza e ritorno degli investimenti nelle procedure di affidamento del servizio di distribuzione del gas per favorire lo svolgimento delle gare, con incentivi in favore dell’ente locale al fine di procedere in maniera tempestiva allo svolgimento delle gare, soprattutto con riguardo alla valutazione economica delle reti e degli impianti di distribuzione, mentre quello sulle concessioni idroelettriche prevede che le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni idroelettriche si svolgano secondo parametri competitivi, equi e trasparenti, sulla base di un’adeguata valorizzazione economica dei canoni concessori e di un’idonea valorizzazione tecnica degli interventi di miglioramento della sicurezza delle infrastrutture esistenti.

Servizi pubblici locali e trasporti

In tema di servizi pubblici locali e trasporti, il disegno di legge mira ad assicurare una maggiore qualità ed efficienza nell’erogazione dei servizi pubblici locali. Particolare attenzione è posta al trasporto pubblico locale, anche non di linea.

Sostenibilità ambientale

Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, il ddl dà un impulso alla realizzazione della rete delle centraline elettriche, dettando i criteri per la selezione degli operatori che si occuperanno dell’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica da parte degli enti locali e dei concessionari autostradali, in modo che la scelta avvenga tramite procedure competitive trasparenti e non discriminatorie.

Gestione dei rifiuti

Si prevede maggiore concorrenza nella filiera di gestione dei rifiuti, per favorire il raggiungimento degli obiettivi conseguenti alla diffusione dell’economia circolare. In particolare si riduce da cinque a due anni la durata minima degli accordi che le utenze non domestiche devono stipulare per la raccolta e l’avvio a recupero dei propri rifiuti al fine di favorire un maggiore dinamismo concorrenziale nell’offerta di tali servizi.

Tutela della Salute

In tema di tutela della salute, si interviene tra le varie cose per: agevolare l’accesso all’accreditamento delle strutture sanitarie private e introdurre criteri dinamici per la verifica periodica delle strutture private convenzionate: per eliminare gli ostacoli all’ingresso sul mercato dei farmaci generici; per incentiva le aziende farmaceutiche alla definizione del prezzo di rimborso, negoziato con l’Agenzia italiana del farmaco, prevedendo che in caso di inerzia sia applicato l’allineamento al prezzo più basso; per eliminare la discrezionalità di individuazione dei dirigenti medici, prevedendo che essi siano selezionati da una commissione composta dal direttore sanitario dell’azienda interessata e da tre direttori di cui almeno due provenienti da diversa regione, assegnando l’incarico al candidato che abbia ottenuto il punteggio più alto.

Digitalizzazione e comunicazione

Il provvedimento, riguardo alla realizzazione di infrastrutture di nuova generazione, agevola i lavori per la realizzazione di infrastrutture fisiche consentendo il passaggio su reti già esistenti. La norma inserisce anche obblighi di coordinamento tra gestori di infrastrutture fisiche e operatori di rete per le reti di comunicazione ad alta velocità. Inoltre, il testo introduce per i gestori di servizi di telefonia e comunicazioni elettroniche l’obbligo di acquisire il consenso espresso per tutti i servizi in abbonamento offerti da terzi, compresi sms e mms.

Rimozione degli oneri per le imprese

Il provvedimento delega il governo sia a rivedere i regimi amministrativi delle attività private, a semplificare e reingegnerizzare in digitale delle procedure, che a rendere più efficaci ed efficienti e coordinati i controlli sulle attività economiche.

Assicurazioni

Il ddl prevede l’estensione dell’obbligo di adesione alla procedura di risarcimento diretto anche alle imprese con sede legale in altri Stati membri che operano sul territorio italiano.

Rafforzamento dei poteri di antitrust enforcement

Il testo interviene con alcune modifiche per rafforzare il potere di accertamento degli illeciti per violazione della disciplina sulla concorrenza da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, quali il rafforzamento dei poteri di valutazione di operazioni di concentrazione restrittive della libertà di concorrenza, e quelli di contrasto all’abuso di dipendenza economica.