Ambiente, l’augurio di Mattarella: “Ricerca e politiche lungimiranti per un futuro sostenibile”

Il Presidente della Repubblica, nella Giornata mondiale dell'Ambiente, ricorda che "proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire valorizzare la vita"

Ambiente e biodiversità, due concetti da approfondire oltre che da proteggere. E il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ricorda in occasione della Giornata della salvaguardia ambientale: “Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”. Oggi, ha detto il Capo dello Stato, “per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile“. Il punto, secondo Mattarella, è che “le nostre azioni, il nostro modello di produzione e di consumo hanno comportato una riduzione della capacità che gli ecosistemi hanno da sempre di adattarsi ai cambiamenti, pur continuando a svolgere funzioni indispensabili, quali – ad esempio – la protezione del suolo, il controllo del clima e degli agenti patogeni”.

Un effetto nefasto

E il tema della biodiversità, portante nella Giornata dedicata all’ambiente, dev’essere inquadrato al suo concetto di base, “ossia alla ricchezza dell’ambiente di vita che ci circonda. Proteggere e ripristinare la biodiversità vuol dire valorizzare la vita e l’equilibrio nelle sue diverse forme, nelle connessioni, nelle variabili di specie ed ecosistemi. La ricchezza della diversità biologica è per le nostre società fonte di resilienza. Compromettere tutto ciò significa aumentare le probabilità che i cambiamenti ambientali ci giungano come calamità”. Una ricchezza biologica e ambientale non solo da non disperdere ma anche da non perdere. Il che, secondo il Presidente della Repubblica, avrebbe “un altro effetto nefasto come quello di impoverire le basi su cui si poggia una parte importante della conoscenza scientifica che abbiamo del mondo”. Un richiamo alla responsabilità che riguarda ognuno di noi.