154ESIMO ANNIVERSARIO
DELL’UNITA’

L’Italia celebra il 154esimo anniversario dell’unità nazionale. Era il 17 marzo del 1861 quando con la legge n. 4671 del Regno di Sardegna con la quale il 17 marzo 1861, in seguito alla seduta del 14 marzo dello stesso anno della Camera dei deputati nella quale fu approvato il progetto di legge del Senato del 26 febbraio 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori. L’Italia era fatta, come si disse allora, rimanevano da “fare” gli italiani. Un processo ancora in corso che nessuno sa quando sarà compiuto.

L’Unità coronò lo sforzo risorgimentale creando uno spirito patriottico che contraddistinse il Bel Paese sino alla fine della Prima Guerra mondiale, quando, con l’avvento del fascismo, il nazionalismo assunse caratteri estremi, tanto da essere da bandito da molte forze politiche della Resistenza. Il 1861 è un anno da libri di scuola che racconta del sacrificio di migliaia di giovani, morti per realizzare il sogno di un’Italia unita e libera dalla dominazione straniera. E’ il recupero di un’identità linguistica e culturale che affonda nel mondo latino e romano. Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato quel giorno, insieme al ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il capo dello Stato ha passato in rassegna il picchetto d’onore per la cerimonia all’Altare della Patria. In seguito, assieme al presidente della Camera, Laura Boldrini, e a quello del Senato, Pietro Grasso, ha reso omaggio al Milite Ignoto. Simbolo di tutti gli italiani caduti per il loro Paese.