Lega: “Conte al Pd? Che tristezza!”

Lo stesso Conte che per un anno ci ha aiutato a fermare i barconi e a chiudere i porti, in una settimana passa dalla Lega al PD? Che tristezza”. Così fonti della Lega commentano le parole del premier Conte. Da parte sua, l'ultimo post su Fb di Matteo Salvini è di replica a Ciriaco De Mita, ex premier ed esponente di Democrazia Cristiana, che ha attaccato Salvini durante una diretta su Facebook. Come riporta Il Giornale, il sindaco di Nusco ha detto del leader della Lega: “Si deve ritirare. La politica è pensiero, non arroganza, promesse e volgarità. Ha passato un anno e mezzo ad andare in giro invece di stare al ministero. Per fare promesse, minacciare, cantare e farsi ‘flash'”. Non si è fatta attendere la risposta di Salvini, che su Facebook ha scritto: “Se De Mita mi attacca come ministro incapace, vuol dire che ho lavorato bene!”. “Come promesso – ha postato ieri Salvini – non abbiamo dato nessun permesso allo sbarco in Italia per i 356 immigrati a bordo della Ocean Viking. Prima la sicurezza degli Italiani! E ovviamente… mai col PD”. Roberto Calderoli parla della “teoria del caos teorizzata da Giancarlo Giorgetti” mentre Gianmarco Centinaio afferma: “Cosa farà Matteo non lo so, ma più noi offriamo ai grillini e più loro alzeranno il prezzo con il Pd. Magari salta tutto. In questa guerra tutto è permesso: Salvini ha detto che farà di tutto per impedire il ritorno al governo del Pd e di Renzi; gli altri non nascondono che, se verrà alla luce, il nuovo esecutivo punterà a cambiare lo scenario che ha favorito la nascita del isalvinismo'”. Come? Con una “nuova legge elettorale, prima che si appropri del Paese”.

Forza Italia

“Sono molto preoccupato, come italiano, come leader politico e anche come imprenditore, per la piega assunta dalla crisi di governo”. Lo scrive Silvio Berlusconi in una nota, sostenendo che solo Fi offre garanzie. “Ancora una volta le diverse forze politiche e le diverse correnti all'interno dei partiti mettono in atto spregiudicati tatticismi, preoccupate più del proprio destino che del destino degli italiani. Questo significa che i tanti segnali di disaffezione alla politica espressi ad ogni tornata elettorale non vengono compresi né raccolti”. “In queste ore sul palcoscenico ci sono molti fornai maldestri in azione, ma la verità è che per dare all'Italia un governo stabile e coerente, manca l'ingrediente fondamentale, il 'lievito' di una visione comune di Paese, di principi e valori condivisi. Tutto il contrario delle trattative che si stanno dipanando in queste ore. Quanto all'ipotesi di un ritorno ad un esecutivo giallo-verde, si tratterebbe di pane raffermo, buono solo per una zuppa indigesta per il Paese”. Lo afferma, in una nota, Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia. Il centro-destra “non è un'ammucchiata elettorale” ma “la formula politica alla quale gli italiani darebbero la maggioranza sulla base di una politica di maggior peso in Europa ma non contro l'Europa”. Lo dice l'eurodeputato forzista Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento Europeo. “Abbiamo proposto al Capo dello Stato la nostra proposta politica che si muove nell'orizzonte del centro-destra italiano ma abbiamo voluto sottolineare che il nostro album di famiglia e' composto da europeisti del calibro di Einaudi, De Gasperi, Don Sturzo, Croce, quello dei contributi culturali all'idea di Europa forniti da Giovanni Paolo II”.