La replica dei 5 Stelle a Renzi: “Lasci la politica”

Arriva la replica del Movimento 5 Stelle a seguito dell’intervista rilasciata dall’ex premier, Matteo Renzi, a Repubblica. Dopo l’attacco del Segretario del Pd, che definisce il Movimento di Grillo non un partito ma un algoritmo, i pentastellati lo invitano a ritirarsi a vita privata: “Mantenga la promessa e lasci la politica. Il segretario del Pd, invece di ritirarsi a vita privata, come aveva detto Urbi et Orbi, nell’eventualità di una sconfitta al referendum costituzionale, ritorna in campo con la sua propaganda e le sue menzogne” affermano in una nota i capigruppo di Camera e Senato, Vincenzo Caso e Michela Montevecchi.

Renzi conferma la sua arroganza – prosegue la nota -, ignorando la bastonata che gli è arrivata da 20 milioni di italiani che hanno punito sia la sua schiforma, che la sua politica tout court, e fa finta di niente. Proprio come se non fosse accaduto nulla. Infatti, nel nuovo governo Renziloni, praticamente la fotocopia del precedente, i suoi fedelissimi come la madrina della riforma, Maria Elena Boschi, e Luca Lotti, indagato nella vicenda Consip, sono stati premiati”.

Il deputato M5s Roberto Fico, ai microfoni di SkyTg24 replica così alla definizione di “algoritmo” data al movimento da Renzi: “Noi un algoritmo? È una bugia, Renzi ha moltissimi problemi interni al Pd. Cerca di buttare un po’ di fango, meglio che guardi dentro casa sua, alle sue sconfitte”. E aggiunge: “Marra è stato un grave errore. Ora comunque è in galera. Quando si sbaglia bisogna dirlo perché siamo diversi da altri partiti”. Stessa ammissione per la mancata adesione al gruppo del parlamento europeo Alde. “Lo reputo un errore – ha detto – perché il movimento non fa alleanze”.

Ma le critiche non arrivano solo dall’opposizione. “Non è successo niente. Al massimo qualche errore di impostazione della campagna referendaria. Potrebbe essere questa la sintesi della lunghissima intervista di Matteo Renzi a Repubblica”, afferma Nicola Fratoianni, esponente di Sinistra Italiana. “Nessuna autocritica sulle sue disastrose politiche ma una lunga rivendicazione. Resta persino il partito a vocazione maggioritaria e la riproposizione di modelli maggioritari per la scrittura delle regole elettorali. Ciò che invece scompare è ancora una volta il Paese reale”.

Scompare la precarietà che continua a crescere – aggiunge -, scompare la povertà e l’esclusione viene trattata come un fenomeno indipendente dalle scelte e dalle politiche praticate anche e soprattutto dal suo governo. Insomma basta un po’ di cuore in più. Infine – conclude Fratoianni – la chicca sulla sinistra che innova a cominciare dalla polemica col sindacato. Una vera novità”.

Invece Alfano, intervistato nella trasmissione “In 1/2 ora” di Lucia Annunziata, su Rai3, si dice soddisfatto: “Quella di Renzi a Repubblica è un’intervista seria e onesta, da leader della sinistra italiana, consapevole di alcuni punti di forza, rammaricato che altri non siano venuti fuori durante la campagna elettorale. Un’intervista che chiude il capitolo della rottamazione. Io sono contento perché adesso non c’è da rottamare ma da costruire. Ora parte la fase della costruzione”.