Indagato il Governatore della Sardegna: “Atto dovuto”

Il governatore della Sardegna Christian Solinas è indagato dalla Procura di Cagliari per abuso d'ufficio. “Un atto dovuto”, fanno sapere dal Palazzo di Giustizia, per alcuni articoli apparsi sui quotidiani che riportavano le dichiarazioni della consigliera regionale del Movimento Cinquestelle Desirè Manca sulla nomina dei consulenti in Regione. L'indagine, la cui apertura è stata anticipata dall'Unione Sarda che insieme al Fatto Quotidiano aveva riportato le critiche della consigliera pentastellata lo scorso luglio, è affidata al pubblico ministero Andrea Vacca. Manca aveva puntato il dito, in particolare, sulla spesa per i consulenti “circa 6 mila euro netti al mese, per un costo di quasi un milione di euro in 5 anni”. Cifre smentite dallo staff del Partito Sardo d'Azione, del quale Solinas è anche segretario nazionale: “Queste esternazioni lasciano sgomenti: le retribuzioni sono stabilite dalla legge e non certo dal presidente della Regione”, il commento

Il j'accuse di Manca

“La ciliegina sulla torta è servita”, scriveva Desirè Manca qualche giorno fa. “il presidente Solinas ha atteso sino ad oggi per deliziarci ancora, ma non si può dire che abbia mancato l’effetto sorpresa. Il nostro governatore sardoleghista ha finalmente scelto i suoi due consulenti, che per la loro altissima professionalità riceveranno la modica cifra di circa 6 mila euro netti al mese, per un costo complessivo di quasi un milione di euro in 5 anni. Soldi naturalmente sborsati da tutti i sardi. A ragion veduta, si potrebbe però controbattere che la qualità si paga. Ma infatti non è finita qui. Costi a parte, ci chiediamo: chi sono i due cervelloni che lavoreranno fianco a fianco al presidente? Attenzione: il primo è un suo amico d’infanzia. Sappiamo che è geometra, militante nel Partito Sardo d’Azione e consigliere comunale a Capoterra dove, curiosamente, fa parte della maggioranza che sostiene il sindaco del Pd, Francesco Dessì. Ancora: Franco Magi pare vantare una collezione di incarichi politici e, per finire in bellezza, è imputato in un processo per turbativa d’asta a Cagliari. L’amico di Solinas era candidato alle elezioni regionali. Non è stato eletto ma, come dire, per un amico si fa questo e altro. E se tutti i giovani sardi devono sudare per ottenere una laurea, un master o un dottorato di ricerca, per poi fare anni di gavetta per guadagnare mille euro al mese, questo non vale per gli amici di Solinas. Governatore grazie, grazie davvero per quest’ultimo atto: esemplare”. “Vorrei chiedere al presidente – continuava Desirè Manca – quale metro di valutazione è stato adottato anche per quanto riguarda il suo secondo consulente, Christian Stevelli, anche lui militante nel Partito Sardo d’Azione. Ma nel suo curriculum, della militanza, si parla solo nelle ultime righe. Come per Magi, di una laurea neanche l’ombra. Dice di aver conseguito un titolo di studio non specificato in un istituto tecnico di Catania. Stevelli in Sardegna non è certo l’ultimo arrivato. Sappiamo che ha avuto diversi ruoli nell’azienda fondata dal padre Mario, che si occupa di trasporti su gomma. Poi è stato nominato nel Consiglio di Amministrazione della Sogaer, la società a maggioranza pubblica che gestisce l’aeroporto di Cagliari-Elmas. È sufficiente? Io credo di no presidente. E mi piacerebbe sapere cosa pensano di tutto ciò i sardi, compresi quelli che hanno votato per lei”. “Questi incarichi sono un insulto. Un insulto – scriveva la capogruppo del Movimento Cinque Stelle – per tutti i nostri professionisti che hanno dovuto lasciare l’Isola per trovare un lavoro. E sono un insulto per chi è rimasto, fatica ad andare avanti. Un insulto per la società tutta, perché i ruoli di prestigio sono spesso già occupati da chi non ha competenze, a discapito di tutti noi che chiediamo professionalità e ci ritroviamo poi a dover avere a che fare con l’amico di turno”.