Il giorno di Conte: il discorso integrale

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ringrazio, mi ha conferito l'incarico di formare il governo, incarico che ho accettato con riserva. Oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari e, all'esito di questo confronto, mi dedicherò ad elaborare un programma con le forze politiche che hanno espresso il loro sostegno a favore di questo nuovo progetto politico e che desidero sin d'ora qui ringraziare. 

Fase delicata

È una fase molto delicata per il Paese, dobbiamo uscire al più presto dall'incertezza politica innescata dalla crisi di Governo. Stiamo attraversando una congiutura economica che presenta alcune criticità, l'economia soprattuto in Europa sta rallentando anche per effetto delle tensioni commericali in atto, in particolare tra Stati Uniti e Cina. Ci separano poche settimane dall'inizio della sessione di bilancio, dobbiamo metterci subito all'opera per definire una manovra economica che contrasti l'aumento dell'Iva, che tuteli i risparmiatori, che offra una solida prospettiva di crescita e di sviluppo sociale.

L'alba di un nuovo governo

Siamo agli albori di una nuova legislatura europea e dobbiamo recuperare il tempo sin qui perduto per consentire all'Italia, Paese fondatore dell'Europa di svolgere un ruolo da protagonista, il ruolo che merita. Dobbiamo trasformare questo momento di crisi in opportunità e in occasione di rilancio. Il Paese ha l'esigenza di procedere speditamente e con questa consapevolezza che mi confornterò con le forze politiche che si sono dichiarate disponibili a sostenere questo nuovo progetto. Preciso subito che non sarà un governo contro, sarà un governo per il bene  dei cittadini, per modernizzare il Paese, per rendere la nostra Nazione ancora più competitiva nel contesto internazionale, ma anche più giusta, più solidale, più inclusiva.

La stagione delle riforme

Realizzerò un governo nel segno della novità, e quello che mi chiedono le forze politiche e questo il momento di una nuova, ampia stagione riformatrice di rilancio, di speranza, che offra al Paese risposte e anche certezze. Mi ripropongo di creare un squadra di governo che si dedichi incessantemente con tutte le proprie competenze ed energie a offrire ai nos tri figli l'opportunità di vivere in un Paese migliore. Un Paese di qualità, in cui l'istruzione sia aperta a tutti. Un Paese all'avanguardia nella ricerca nelle più sofisticate tecnologie. Che primeggi, a livello internazionale, nella tutela dell'ambiente, nella protezione della biodiversità, nella protezione dei mari. Che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti. Che si alimenti prevalentemente con le energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni e il quelli artisti e culturali e integri stabilmente nella propria agenda politica il benessere eco e sostenibile. Un Paese che rimuova le disuguaglianze di ogni tipo, disuguaglianze sociali, territoriali, di genere. Che sia un modello di riferimento a livello internazionale. Nella protezione delle perosne con disabilità. Che non lasci che le proprie energie giovanili si disperdano fuori dei confini nazionali, ma anzi che sia un Paese fortemente attraente per tutti i giovani che vivono all'estero. Che veda un Mezzogiorno finalmente fortemente rigoglioso di tutte le sue ricchezze umane, culturali, naturali. Un Paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, sia amica dei cittadini e delle imprese. Un Paese con una giustizia ancora più equa ed efficiente, dove le tasse le paghino tutti, ma le paghino meno.

Valori non negozabili

Come sapete, ho vissuto già un'esperienza di governo, e vi confesso: la prospettiva di avviare una nuova prospettiva di governo, con una maggioranza diversa, mi ha sollevato più di qualche dubbio. Ho superato queste perplessità nella consapevolezza di aver cercato sempre di operare nell'interesse di tutti i cittadini, nessuno escluso. So di avere cercato di servire e rappresentare il mio Paese – anche all'estero – guardando sempre al bene comune, non a interessi di parte o di singoli partiti politici. Questi principi, questi valori, apprezzati da molti Italiani, sono gli elementi di coerenza che mi porto e con cui intendo dare vita a questa nuova stagione e guidare questo nuovo governo.

Fedeli alla Costituzione

Più precisamente, coerenza vorrò nella cultura delle regole, nella fedeltà ai valori che hanno sempre ispirato la mia azione: sono principi non negoziabili, che non hanno né conoscono alcune distinzione di tipo politico. Sono principi scritti nella nostra Costituzione: il primato della persona, il lavoro come supremo valore sociale, l'uguaglianza nelle sue varie declinazioni, il rispetto delle istituzioni, che significa il rispetto di tutti i cittadini che queste rappresentano, il principio di laicità e, nel contempo, di libertà religiosa, e infine la difesa degli interessi nazionali nel quadro di un multilateralismo efficace, fondato sulla nostra collocazione euroatlantica e sulla nostra integrazione europea. Intendo dare vita a un governo pienamente concentrato sugli interessi dei cittadini, che porti alto il nome dell'Italia, accrescendo il bagaglio di credibilità e di prestigio di cui il nostro Paese già attualmente gode a livello internazionale. Questo è il momento del coraggio, della determinazione: il coraggio di disegnare un Paese migliore, la determinazione di perseguire questo nuovo obiettivo senza lasciarsi frenare dagli ostacoli. Di mio aggiungerò tanta passione che mi sgorga naturale nel servire il Paese che amo. 

Nuovo Umaniesimo

Molto spesso, negli interventi pubblici sin qui pronunciati ho evocato la formula di un “Nuovo Umanesimo”. Non ho mai pensato che fosse lo slogan di un governo, ma l'orizzonte ideale per un intero Paese. Nei prossim giorni tornerò dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva in caso di esito positivo, e sottoporgli le proposte relative alla nomina dei Ministri

Grazie a tutti per l'attenzione