Dall'Iva alle microtasse: la Manovra vale 32 miliardi

E'un pacco controverso quello che il governo mette sotto l'albero, regalandosi l'ok definitivo al testo della Manovra arrivato nella notte a Montecitorio, al termine di una giornata fiume vissuta perlopiù sul terreno dello scontro aperto. Il premier Conte, al di là della bagarre politica, guarda al risultato: “Via libera alla Manovra 2020 – scrive su Twitter -. In 100 giorni: meno tasse per i lavoratori, più soldi per famiglie, Comuni, vigili del fuoco, sanità, incentivi alle imprese. Crescita, sostenibilità, ambiente, welfare, lotta all'evasione fiscale: con fiducia guardiamo al futuro dei cittadini”. I 312 voti a favore (con 153 contrari e due astenuti) non hanno però fugato tutti i dubbi che hanno accompagnato l'approvazione del testo, passato in secondo piano nel momento in cui, dai banchi di Fratelli d'Italia, appare uno striscione polemico indirizzato al Movimento 5 stelle che “parlava di rivoluzione, ora pensa solo a mangiare il panettone”. Il momento forse di maggior tensione, con il deputato dem Mollicone che espone lo striscione salendo sui banchi, finendo per essere espulso dal presidente della Camera Roberto Fico, con le grida della maggioranza che lo accompagnano fuori dall'Emiciclo.

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Microtasse

Complessivamente, la Manovra raggiunge l'obiettivo che si era posto il governo Conte II, anzi, che aveva fatto da pietra angolare alla costituzione della nuova maggioranza dopo la crisi di agosto, stanziando di fatto 23,1 miliardi per bloccare l'aumento dell'Iva. Dei 32 miliardi previsti, 3 andranno ad alleggerire le buste paga dei lavoratori con redditi medio bassi, 600 milioni saranno destinati alle famiglie per il sostentamento delle spese primarie (asili nido in primis). Per quanto riguarda le microtasse, la sugar tax partirà a ottobre, la plastic tax a luglio. Nello stesso mese scatterà il taglio al cuneo fiscale, così come la rivoluzione degli scontrini, posticipata di sei mesi (e inserita nel contesto delle misure con cui il decreto fiscale tenterà di disincentivare l'evasione favorendo le fatturazioni elettroniche), e l'abbassamento del tetto del contante da 3 mila a 2 mila euro. Come previsto, invece, il superticket verrà abolito da settembre.

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