Cosa bolle in Parlamento

Il dibattito politico riparte dalla manovra, ancora all’esame della commissione bilancio. Accanto alla legge di bilancio, la discussione sul fondo salva Stati, oggi previsto il voto in Parlamento dopo il deposito della risoluzione slittato ad oggi. Di questa mattina la notizia che, secondo fonti del MoVimento Cinque stelle, si sarebbe trovato l'accordo all’interno della maggioranza conservando la logica del “pacchetto”. Ci sarà poi un nuovo round in Parlamento a gennaio, prima del prossimo Eurogruppo. Le stesse fonti garantiscono che “ci sarà il pieno coinvolgimento del Parlamento prima dei prossimi passi sul Mes. Ogni decisione verrà presa ascoltando le Camere, non firmeremo nulla al buio”.

Altro tema su cui si concentra la maggioranza è il cronoprogramma: Di Maio rilancia il contratto di governo per mettere nero su bianco temi e tempi. Zingaretti chiede all'esecutivo un progetto e una visione condivisa per il Paese. Italia viva con Renzi vuole un piano choc per l'economia mentre Leu nell'agenda del prossimo anno inserisce scuola, lavoro e ambiente.

Oggi previsto vertice di maggioranza sulla legge elettorale: M5S, Pd e Leu verso un modello simil spagnolo. Italia viva ancora tentata da un sistema a soglia unica.

L'opposizione contro il governo. Salvini annuncia battaglia sul Mes: il trattato, dice, è un attacco agli italiani e un favore alla Germania. E poi boccia la manovra tasse e manette.

Forza Italia sull'emendamento del Pd sullo stanziamento di 400mila euro per il centenario del partito comunista italiano, Tajani commenta: se i comunisti vogliono festeggiare paghino con i loro soldi, non li chiedano ai cittadini.

Contro la manovra anche Fratelli d'Italia che definisce il governo amico delle multinazionali. Un governo – attacca la Meloni – che continua il suo assalto a commercianti e artigiani.