Alta tensione sul Mes, Salvini chiama Mattarella

Si mantiene alta la tensione nelle Aule parlamentari, dove la rissa scatenata dalla discussione sul Mes diventa il  punto più basso raggiunto nell'ambito di un dibattito che, comunque, pare destinato a restare al centro della scena anche nelle prossime ore. Erano state le parole in audizione del ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, a fornire l'assist alla Lega per attaccare il governo e il premier Giuseppe Conte, con Claudio Borghi a farsi portavoce delle istanze del Carroccio, supportato anche dal successivo intervento della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Botta e risposta sufficiente a scaldare gli animi dei parlamentari, in una situazione del tutto fuori controllo quando, in corrispondenza con l'intervento del deputato Piero De Luca (Pd), il presidente Roberto Fico si è visto costretto a sospendere la seduta per i toni eccessivi dell'Aula e con una trentina di parlamentari già sul punto di buttarla in rissa. Lo stesso presidente della Camera è stato coinvolto suo malgrado nella bagarre, finendo per essere strattonato.

Botta e risposta

Archiviate (per ora) le scene da saloon, la tensione sul tema Mes continua a essere vibrante. Il presidente del consiglio Conte ha fatto sapere che presenterà querela contro Salvini. In giornata, l'ex vicepremier Matteo Salvini è tornato a premere sul presidente del Consiglio sul Fondo Salva-Stati, affermando che “Conte ha compiuto un attentato ai danni degli italiani” e lanciando un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per “far valere la Costituzione”, inoltrando richiesta di un incontro a stretto giro. Questo, ha spiegato, “per evitare la firma su un trattato che sarebbe mortale per l'economia italiana. Chiediamo al garante della Costituzione di farla valere. Si torna in Parlamento. Sospendiamo tutto. Fermi, ci spiegate in Parlamento cosa state facendo e poi semmai si va avanti. Occorre un altro atto parlamentare”. Posizione più prudente quella del ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, secondo il quale quella istituita sul Mes “è una polemica surreale“, concedendo però come “un rallentamento nelle posizioni sarebbe una buona idea”. Nel frattempo, mentre Di Maio chiede un vertice di maggioranza, dalla capitale ghanese Accra, il premier Conte ha fatto sapere che lunedì prossimo riferirà alla Camera, dove “avremo la possibilità di chiarire a tutti gli italiani quello che sta accadendo, sul negoziato e su come ci siamo arrivati”.

Sul tema, attraverso un post via Facebook, è intervenuto anche il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, secondo il quale “la Lega vive alimentando paure. Quando era al Governo, Salvini ha condiviso e approvato la riforma del fondo Salva-Stati. Ora, come al solito, diffondono teorie false per danneggiare l'Italia, la sua forza e credibilità, per allontanarla dall'Europa e indebolirla. Non lo permetteremo mai”.