Satanismo, tratta e non solo… don Buonaiuto a ruota libera

Satanismo, sette, prostituzione e migranti. Ma anche l'intervista che gli è stata fatta da Morgan Freeman che sarà trasmessa domani negli Stati Uniti. Sono questi gli argomenti che don Aldo Buoaniuto, direttore di In Terris, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII e preste esorcista, ha affrontato durante l'intervista rilasciata ad “AdnKronos Live”, al Palazzo dell'Informazione. 

Necessarie norme per contrastare il satanismo

Nel corso dell'intervista, il direttore di In Terris, ha parlato del fenomeno del satanismo, spiegando che “nel Nord si trovano realtà organizzate; nel Centro Italia ci sono anchemolti culti estremi dove il satanismo è molto diffuso” ed ha invitato a non sottovalutare le minacce sataniche nascoste nel web. “I minori – ha osservato – hanno accesso troppo facile e immediato attraverso gli smartphone. Il punto è che non abbiamo reali filtri che funzionano per i minori. Dovremmo rivedere tutto quello tsunami di messaggi pericolosi, di immagini”. Basta un clic per arrivare a una “vera e propria iniziazione all'occultismo che non è controllata da nessuno. Un ragazzino che vuole imparare a fare messe nere o le cose più aberranti – ha avvertito – con due clic entra in un mondo che lo inizia a come comportarsi. A volte i genitori pensano che il figlio sia entrato in una setta ma è ancora una dimensione virtuale. Ma attenti perché dal mondo virtuale si può passare facilmente a quello reale“. “Quando i ragazzi cominciano a mentire e a cambiare interessi, a introdurre oggetti e cose strane e che vedono un cambio di amicizie e di umore tutto all'insegna del cupo e del tenebroso, allora bisogna allarmarsi. I genitori non devono mai banalizzare certi comportamenti ma approfondire perchè ne vale della salute psicofisica del figlio”.

Rafforzare mezzi per contrastare satanismo online

Dopo aver sottolineato che i minori sono quelli più a rischi, don Aldo ha affermato che sarebbe importante “aumentare gli strumenti a disposizione” per contrastare il satanismo sul web. In quest'ottica, ha detto, “ben venga un aumento delle risorse per la Polizia postale perché ce n'è bisogno”. 

No alla riapertura delle case chiuse

Inoltre, si è parlato ache di prostituzione. Il sacerdote, membro dell'Associazione fondata da don Oreste Benzi, da anni è impegnato nella lotta contro la tratta di esseri umani e lo sfruttamento della prostituzione. “Le case chiuse sono fuori della storia – ha affermato ad AdnKronos Live – come comunità Papa Giovanni XXIII siamo in prima linea per liberare le donne dalla prostituzione coatta. Si tratta di donne in balia di uomini senza scrupoli, mercificate. Per il 37% sono minorenni. Il racket della prostituzione è la terza industria illegale nel mondo. Qui non parliamo delle cosiddette escort ma di ragazzine che vengono schiavizzate. Dobbiamo insegnare a tutti, soprattutto ai più giovani, che le relazioni si conquistano, non si acquistano“. 

Migranti

Sul tema migranti, il sacerdote ha commentato le dichiarazioni del missionario Padre Alex Zanotelli che in un'intervista all'Adnkronos aveva criticato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per le politiche sull'immigrazione, definendolo 'un genio malefico'. “Ultimamente c'è una sorta di 'Salvinofobia' – ha detto – per cui bisogna mettere questo ministro in tutte le situazioni. Con il ministero dell'Interno collaboriamo per attuare i corridoi umanitari, ne abbiamo fatto uno dal Niger e uno dalla Libia”. “L'impegno – ha rilevato don Buonaiuto, esponente della Comunità Papa Giovanni XXIII – è quello di dialogare con tutti e far sì che le istituzioni rispettino chiunque, a partire da chi è più povero e disagiato, per dare una risposta agli ultimi. Le polemiche le lasciamo fare agli altri, il nostro impegno è quello di soccorrere chi è nel bisogno“.

Lo sketch di Virginia Raffaele a Sanremo

Durante l'intervista, Buonaiuto ha commentato anche la polemica di Satana a Sanremo quando durante la gag di Virginia Raffaele – che imitava un grammofono rotto – si è sentito il nome del demonio, pronunciato ben cinque volte in diretta. “Abbiamo fatto una richiesta di chiarimento perché si potesse spiegare quel tipo di sketch dopo che molte persone ci scrivevano chiedendosi il motivo di quell'esternazione noi abbiamo semplicemente chiesto spiegazioni, a differenza di quello che hanno detto molti giornali, aspettavamo delle risposte“.

L'intervista con Morgan Freeman

“Lì per lì ho pensato a uno scherzo, una presa in giro. Perciò cestinai la domanda – ha spiegato don Buonaiuto all'AdnKronos – Sollecitato dai miei superiori che si chiedevano come mai non rispondessi a Freeman, dopo qualche mese cominciammo ad avere contatti. A novembre scorso l'attore è venuto riservatamente”. L'intervista che Morgan Freeman ha fatto a don Aldo andrà in onda negli Stati Uniti il 5 marzo. Successivamente sarà trasmessa in tutto il mondo con National Geographic.