Festival di Sanremo: è giusto o no ospitare Junior Cally?

Quando mancano poco più di dieci giorni all'inizio del Festival di Sanremo – giunto alla sua 70esima edizione – scoppia la polemica sulla presenza alla kermesse canora di Junior Cally. Il rapper, classe 1991, per i primi anni della sua carriera ha deciso di nascondere il suo vero volto dietro una maschera. Non è questa caratteristica ad aver innescato la miccia delle polemiche, ma il testo e le immagini tratte dal videoclip della sua canzone “Strega”. Proprio per i testi delle sue vecchie canzoni, il rapper – che solo nel settembre del 2019 ha rivelato la sua verità identità, si tratta di Antonio Signore – è finito nell'occhio del ciclone. Il rapper è stato accusato di sessimo e misoginia e, contro di lui si sono scagliate anche un gruppo di deputate che contestano la presenza in gara del rapper. Insomma, anche quest'anno, il palcoscenico del teatro dell'Ariston rischia di spaccare l'opinione pubblica e turbare la sensibilità di molte persone, come successo lo scorso anno quando lo sketch di Virginia Raffaele si è trasformata in un'invocazione a Satana. Dell'opportunità o meno di permettere al rapper Junior Cally di esibirsi o meno durante il Festival della canzone italiana, In Terris ne ha parlato con Micaela, giovane cantautrice che nel 2011 è arrivata seconda al Festival di Sanremo nella sezione giovani. 

Cantare è per te una responsabilità?
“Cantare per me rappresenta non solo un lavoro, ma la mia più grande passione. Fin da piccola ho sognato di poter un giorno diventare come i grandi artisti che ascoltavo in radio e guardavo in tv. Dalla mia cameretta, con lo stereo ad altissimo volume, io e le mie sorelle giocavamo a chi interpretava meglio la canzone (in playback)! Crescendo, e, soprattutto, avendo l'opportunità di svolgere questa professione, ho imparato che attraverso la musica possiamo avere il privilegio di trasmettere emozioni e messaggi. Per me é molto importante, attraverso i miei brani, farmi portavoce di un pensiero comune, di una tematica sociale e di sentimenti che toccano il cuore di tutti. Insomma, a mio parere, questo lavoro è un dono, ma anche una responsabilità”.

Cosa pensi dei testi violenti di alcune canzoni?
“La nuova generazione dei Trap e rap utilizza un linguaggio molto particolare. Finché si parla di arte potremmo anche comprendere e passarci sopra, ma alcune immagini che vari artisti creano nelle loro rime sono a volte sconvolgenti. Non accetto che un giovane, nella sua esperienza di vita in via di formazione, possa prendere ad esempio quel genere di terminologia e quel modo di riferirsi ad un rapporto tra uomo e donna”.

È giusto che sanremo ospiti Junior Cally?
“Premetto che Sanremo è, ed è sempre stato, un circo mediatico, un grande calderone di polemiche. Ho avuto modo di ascoltare le canzoni di Junior Cally proprio in questi giorni, non conoscevo questo artista. Credo che prima di cantare e pubblicare alcuni testi sarebbe opportuno pensare con grande attenzione al vasto pubblico a cui ci si rivolge. Sicuramente é un artista con un background molto diverso dal mio, ma alcune cose, a mio parere, stonano nel contesto odierno. Immagino che la canzone di Sanremo non contenga frasi allarmanti ma, allo stesso tempo, non credo sia giusto promuovere in un contesto così importante e popolare un ragazzo che non si é fatto scrupoli in passato. È il Festival della canzone, dell'arte italiana. Bisognerebbe puntare su messaggi positivi, di speranza, di valorizzazione della nostra tradizione musicale e su artisti che fanno della musica la loro vita”.

Da donna ti senti offesa?
“Non condivido tutto ciò che inneggia alla violenza e, da donna, ovviamente, non posso condividere la violenza di genere in un momento storico in cui noi siamo sempre più spesso vittime di questi atteggiamenti. È giusto che tutti abbiano libertà di parola e di espressione, ma anche le parole hanno un peso e fanno male. Personalmente non condivido la scelta del direttore artistico di far rappresentare da questo artista un  genere musicale valido sotto molti aspetti”.

Tu canti e scrivi cosa ti guida nella tua arte?
“Cantautori si diventa per passione e per la voglia di condividere, di trasmettere il tuo modo di essere e la tua visione della vita al tuo pubblico. Sono tante le esperienze che mi spingono a scrivere e cantare qualcosa.
Sono seguita da tanti giovani che ogni giorno sui social mi esprimono un grande affetto e tanto tanto amore e per questo motivo spero sempre di essere un esempio positivo. Vorrei che le mie canzoni parlassero non solo di me ma anche di loro. La musica ha questo potere: unisce! W la Musica e il Festival di Sanremo”.

Chi è Micaela

La cantautrice Micaela nel 2009 partecipa al programma di Rai Uno “Ti lascio una canzone” ottenendo numerosi riconoscimenti e un anno dopo pubblica il suo primo singolo Da sola sì, scritto per lei da Gatto Panceri e Pat Legato. Nel 2011 Micaela partecipa al 61.mo Festival di Sanremo con il brano Fuoco e Cenere classificandosi prima al televoto e pubblica il suo primo EP contenente 7 brani inediti dal titolo “Fuoco e cenere”, pubblicato e distribuito da Warner Music Italy.

In questi anni è stata ospite di numerose trasmissioni televisive di RaiUno, rilasciando varie interviste esclusive al “Tg1” e al “Tg1 Note” e partecipando a diverse trasmissioni di Radio RaiUno e RTL 102.5.

Nel 2012 Micaela esordisce per Ultrasuoni con un nuovo singolo Splendida Stupida, un potente brano scritto per lei da Francesco “Kekko” Silvestre, leader dei Modà, che su Youtube ha superato i 4 milioni di visualizzazioni. Nel mese di giugno 2012 viene scelta da Tony Bennett, unica cantante, per la messa in scena del 24 hours plays”, in scena al Teatro della Pergola di Firenze, per il Tuscan Sun Festival, diretta da Gabriele Lavia, insieme ai più grandi nomi del panorama teatrale nazionale ed internazionale .

Nel 2013 è stata impegnata negli Stati Uniti dove ha collaborato con il console italiano ad alcune iniziative rivolte ai giovani studenti dell’Università e delle scuole superiori di Miami in occasione dell’Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti e negli anni 2014/15 è stata impegnata, quale ospite, in varie manifestazioni nazionali ed internazionali in Italia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Negli anni ha partecipato a numerose iniziative nazionali ed internazionali di solidarietà e ad importanti iniziative nazionali sulla legalità.

Lo scorso anno ha ottenuto a L’Aquila, conferito dalla stampa nazionale, un prestigioso riconoscimento, il Premio giornalistico “Sentinella del Creato” per il suo impegno a favore del sociale. Nel mese di marzo 2016 ha fatto parte del cast del Concerto della Misericordia svoltosi all' Auditorium della Conciliazione a Roma. Durante la stagione estiva 2016 e 2017 è stata in tour su tutto il territorio nazionale con il suo spettacolo musicale, ricevendo diversi riconoscimenti, tra cui il premio Stelle del Sud, conferitole in qualità di ambasciatrice della Calabria in tutto il mondo.

Nel corso degli ultimi anni Micaela, parallelamente al percorso musicale, porta avanti anche quello universitario, conseguendo la laurea in Giurisprudenza, con una tesi in materia di diritto d'autore dal titolo “La protezione delle opere e delle composizioni musicali”. Attualmente svolge la pratica forense e la pratica notarile. Il 2018 è l’anno della svolta: dopo molte date tra Miami, Washington e New York, Micaela si ferma proprio nella “Grande Mela” per scrivere e produrre “3 volte niente” (#3VNIENTE).  Nell’estate del 2018, oltre a promuovere il suo nuovo singolo, Micaela è la protagonista dei club più suggestivi d’Italia con il “Micaela live tour” ed è protagonista di una delle Giornate del Cinema Lucano a Maratea, accanto ai colleghi Fabio Rovazzi e Achille Lauro. Nel 2019 torna in televisione su Rai2, tra i concorrenti del talent-show “The voice” e contemporaneamente si dedica alla preparazione del suo nuovo singolo, di imminente uscita.