Studio australiano: “Il 15% delle infezioni sono asintomatiche”

Studi precedenti parlavano di quasi la metà. Iss: "No a eccesso di disinfettanti, possono dare effetti indesiderati"

bambini

Una revisione dei dati di nove studi internazionali condotti anche in Italia indica che il 15% delle persone che contraggono il Covid-19 non mostrerà mai sintomi. L’analisi condotta studiosi australiani della Bond University della Gold Coast, con la collaborazione di colleghi delle università di Sydney e del New South Wales, era intesa a determinare in quale proporzione i contagiati del virus rimangano asintomatici e possano quindi diffonderlo a loro insaputa. I ricercatori hanno esaminato i casi di oltre 20 mila persone in sei paesi, fra cui Cina, Usa e Italia evidenziano che quasi un settimo dei malati non manifesta nessun sintomo, neppure tosse o febbre. “Circa una persona su sei o una su sette non avrà sintomi per l’intera durata della malattia”, scrive il responsabile dello studio Paul Glasziou, professore di medicina basata sull’evidenza, sul sito della Bond University. Studi precedenti avevano invece suggerito che quasi metà dei contagiati dal virus non mostrasse sintomi, ma questa analisi indica che il tasso è notevolmente inferiore.

Coronavirus nel mondo

Il numero di casi di coronavirus nel mondo ha superato la soglia dei 6,5 milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato dell’università americana Johns Hopkins. I dati pubblicati dall’ateneo indicano ad oggi un bilancio di 6.511.696 contagi accertati, inclusi 386.073 decessi. Finora nel mondo sono guarite 2.807.420 persone. Qui le nazioni più colpite. Preoccupa la situazione in Russia dove sono stati superati i 440.000 casi accertati di Covid-19 dall’inizio dell’epidemia. I morti nel corso dell’ultima giornata sono 169 e 5.384 in totale. Paura anche in Iran, dove il presidente Hassan Rohani ha detto che “Se ci colpisce una seconda ondata di coronavirus, non avremo altra via d’uscita se non quella di imporre nuovamente le restrizioni per combatterlo”. Questo, in seguito alla preoccupazione sull’aumento dei contagi degli ultimi giorni, che ieri hanno raggiunto i massimi da marzo, con 3.134 casi in 24 ore. In tutto sono oltre 160mila e 8.012 i decessi.