Speranza: “L’Italia va meglio ma non dobbiamo farci illusioni”

La maggioranza ha richiesto lo stato di emergenza al 31 gennaio. Il Ministro della Salute: "Dobbiamo continuare a dimostrare di essere un grande Paese"

Speranza

“É sotto gli occhi di tutto che il quadro internazionale e nazionale segnali una mutazione di fase rispetto ai mesi passati; nel mondo i contagiati superano 35 milioni con oltre 1 milione di decessi, e l’Ecdc posizione l’italia al 45/mo posto. In tutti i paesi c’è inversione di marcia ripristinando misure restrittive: l’Italia sta meglio in questo momento e sta reggendo meglio questa seconda ondata ma non dobbiamo farci illusioni e sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori”. Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando alla Camera i contenuti del nuovo dpcm per il contenimento della pandemia da Covid-19.

Maggioranza, obbligo mascherina anche all’aperto

Il governo è invitato “a provvedere affinché su tutto il territorio nazionale sia introdotto l’obbligo di indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto per l’intero arco della giornata”. E’ uno dei tre impegni per il governo, da adottare nei prossimi DPCM, che dà all’esecutivo la risoluzione della maggioranza alla Camera, dopo le comunicazioni del ministro Roberto Speranza. Il terzo impegno al governo è quello di “verificare, avvalendosi del Comitato tecnico scientifico, in considerazione dei dati epidemiologici che evidenziano una significativa crescita dei contagi dell’infezione da Covid 19 sull’intero territorio nazionale, le necessità di individuare ulteriori misure di prevenzione per il contrasto alla diffusione del virus, in linea con gli indirizzi che il Parlamento riterrà di formulare”.

Analisi e di scenari in costante evoluzione

Lo studio di siero prevalenza a Luglio in Lombardia era superiore al 7% mentre in altre regioni all’1%. Oggi non è più così, la crescita è diffusa e generalizzata, nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi che il paese corre. Massima attenzione in ogni angolo del paese. In questo ore c’è bisogno di ripristinare la massima condivisione tra stato e regioni. Le regioni potranno avere misure più restrittive e per essere ancora più chiari l’Italia in questo momento ha un particolare vantaggio. Questo vantaggio non può essere sprecato“.
Nelle scuola ora impatto basso

“Penso che sia ancora presto per un giudizio definitivo sulla capacita del paese di mantenere un livello basso di contagio nelle scuole, ma i primi numeri segnalano un impatto basso e buona capacita di tenuta. I casi ci sono e ci saranno nelle prossime settimane ma i protocolli che abbiamo individuato in questo momento sono solidi e se rispettati con rigore possono consentirci di gestire la partita delle scuole”.

Stato di emergenza prorogato al 31 gennaio

“Disporre la proproga dello stato di emergenza fino a 31 gennaio 2021”. É il primo dei tre impegni per il governo che dà all’esecutivo la risoluzione della maggioranza alla Camera, dopo le comunicazioni del ministro Roberto Speranza. Il documento di indirizzo è firmato dai capigruppo di M5s, Pd, Leu e Iv in Commissione Affari costituzionali, GIlda Sportiello, Luca Rizzo Nervo, Nicola Stumpo e Lisa Noja”.

Ripristinare la massima condivisione con le regioni

“Ci sarà bisogno di ripristinare la massima condivisione nella relazione tra Stato e Regioni, e ci sarà un’altra riunione con i presidenti di Regione prima del nuovo dpcm. Le regioni potranno naturalmente assumere misure più restrittive ma è evidente che in questo tempo nuovo c’è bisogno di un livello di coordinamento molto più forte e significativo rispetto agli ultimi mesi”. Lo ha affermato alla Camera il ministro della Salute, Roberto Speranza, illustrando in contenuti del nuovo dpcm.
Speranza: “L’Italia si è dimostrata un grande Paese”

“Alzare il livello di guardia dentro la consapevolezza che il nostro paese sta meglio di altri ma non è finita. La sicurezza sanitaria è la prima mattonella da cui ripartire per ricostruire il paese. Un paese può correre solo se in grado di vincere la battaglia sanitaria. Dobbiamo svincolarci da questa vulgata e riconfermare la nostra linea essenziale. La battaglia sanitaria è la principale sfida economica per la ripartenza del paese. I prossimi mesi non saranno mesi facili ma di convivenza e io penso che noi dobbiamo recuperare a pieno in questo tempo anche lo spirito di unità nazionale. Lo spirito di marzo ed aprile quando il paese si è unito a corte perché in quei mesi l’Italia ha dimostrato di essere un grande paese e arriva il tempo in cui bisogna dimostrarlo di nuovo”.