Scuola, rimandata a settembre

Il dibattito politico sugli istituti paritari la cui sopravvivenza è messa a rischio dalla crisi economica dovuta al coronavirus. L'appello dei leader per sostenere il mondo della scuola

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12.500 istituti, 900mila studenti e 150mila lavoratori. Sono questi i numeri intorno ai quali ruotano le scuole paritarie che – come ha ricordato la Cei – “svolgono un servizio pubblico, caratterizzato da un progetto educativo e da un programma formativo perseguiti con dedizione e professionalità”.

L’appello di Giorgia Meloni 

Vale più la possibilità di acquistare un monopattino che il sostegno alle scuole paritarie. Con questa provocazioni la presidente di Fratelli di Italia, Giorgia Meloni da più giorni cerca di riportare l’attenzione su questo tema: “il mio appello al governo è quello si sostenere le scuole paritarie letteralmente dimenticate in questa emergenza. Sono di più le risorse destinate ai monopattini che per salvare gli istituti paritarie”. La Meloni punta l’attenzione sul sistema scolastico e soprattutto sullo scenario con cui si dovranno confrontare le famiglie a settembre: si devono riaprire le scuole, in presenza. La didattica a distanza – spiega infatti la leader di Fratelli di Italia – discrimina “le famiglie che hanno maggiori difficoltà, che non hanno ad esempio una connessione veloce o dei computer”.

Antonio Tajani: garantire sopravvivenza 

L’opposizione su questo punto è compatta. Questa mattina Antonio Tajani, Forza Italia, ha scritto sui social: “Governo e maggioranza tutelino la libertà di insegnamento e garantiscano la sopravvivenza delle scuole paritarie. Accolgano le proposte di Forza Italia ed evitino la chiusura di centinaia di istituti con gravi ricadute sul sistema scolastico pubblico”. 

La lega di Salvini contro il governo

Anche la Lega di Matteo Salvini è più volte intervenuta su questo attaccando il governo e accusandolo di condannarle a morte. “Le scuole paritarie sono abbandonate al loro destino: se a Conte e al Governo non interessano libertà e pluralismo educativo, si preoccupino almeno dei miliardi che gli asili, i nidi e le scuole private e paritarie, per il solo fatto di esistere, fanno risparmiare ogni anno allo Stato” ha dichiarato poco fa la deputata leghista Laura Cavandoli, membro della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.

Rospi: alla scuola paritaria solo briciole

In riferimento ai fondi destinati dal governo alle scuole paritarie (150 milioni di euro), il deputato Gianluca Rospi, presidente della componente Popolo Protagonista parla di “briociole”, se “paragonate all’iniezione di soldi di cui avrebbero bisogno per salvarsi dalla imminente chiusura”. Rospi in una nota spiega perchè ha presentato emendamenti al Dl Rilancio, “affinché il fondo finora previsto per le paritarie venga aumentato a 230 milioni e che nel miliardo destinato alle scuole pubbliche rientrino anche gli istituti paritari”.