Scuola, Bonaccini: “Io sono per riaprire già a dicembre”

In Alto Adige lunedì riprenderà la didattica in presenza alle scuole medie e apriranno tutti i negozi

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Bambina a scuola (immagine di repertorio)

Io sarei per riaprire le scuole già in dicembre, ma su questi temi non si possono fare cose diverse uno dall’altro. Di scuola si è parlato troppo poco, per me la scuola è anche socialità, relazioni e stiamo rischiando di non comprendere fino in fondo il prezzo che stiamo facendo pagare ai ragazzi. Se si dovesse decidere per i primi di gennaio è comunque un tempo non lontano, ma non bisogna sottovalutare cosa significhi aver rinunciato alla didattica in presenza: il tema della scuola va messo come centrale”. Lo ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni, parlando a “Omnibus”, su La7.  

Turni pomeridiani e organizzazione del trasporto pubblico

Quando si riaprirà la scuola in presenza serviranno anche turni pomeridiani, sostiene Bonaccini, sottolineando che ‘l’importante è che quando si riparte si riparta bene. C’è il tema del trasporto pubblico: “Noi abbiamo aumentato il parco di 400 mezzi, ma mentre nell’extraurdbano è utile usare i bus turistici, nell’urbano non sono utili come quelli normali. Poi però bisogna anche darsi da fare, siccome la capienza scenderà al 50%, perché le direzioni scolastiche organizzino per avere anche turni pomeridiani. Capisco il sacrificio per le famiglie, ma piuttosto che fare lezioni in dad credo sia meglio fare qualche sacrificio. Bisogna organizzare le cose nelle città per fare le cose il meglio possibile”.

La ripartenza delle scuole in Alto Adige

Intanto in Alto Adige lunedì riprenderà la didattica in presenza nelle scuole medie e apriranno tutti i negozi, ha annunciato l’assessore Philipp Achammer, dopo una seduta notturna della giunta provinciale. “Il prossimo passo è stato fatto, ma dobbiamo restare prudenti! Igiene, distanza e mascherina!”, scrive Achammer su Facebook. Dopo lo screening di massa, ogni settimana saranno testati a campione 4.000 altoatesini. A questi si aggiungeranno 900 persone del mondo della scuola.