Russia, Navalny in terapia intensiva: si sospetta un avvelenamento

Il leader dell'opposizione russa sarebbe stato avvelenato con qualcosa mescolato nel te. Le sue condizioni sono gravi

Alexei Navalny è incosciente ed è ricoverato in terapia intensiva in ospedale. Secondo la sua portavoce, Kira Yarmysh, il leader dell’opposizione russa sarebbe stato avvelenato mentre si trovava in viaggio dalla Siberia verso Mosca. Il suo aereo ha effettuato un atterraggio di emergenza quando si è sentito male. “Alexei ha un avvelenamento tossico ed è in terapia intensiva”, ha scritto su Twitter.

Le ipotesi

“Pensiamo che Alexei sia stato avvelenato con qualcosa mescolato nel suo tè – ha affermato la Yarmish -. Quella era l’unica cosa che ha bevuto la mattina. I medici dicono che il veleno è stato rapidamente assorbito mediante il liquido caldo“. Navalny è ricoverato nell’unità di terapia intensiva per pazienti tossicologici nell’Ospedale di emergenza n. 1 di Omsk, come confermato dall’agenzia di stampa statale Tass.

Sempre utilizzando Twitter, la Yarmish ha fatto sapere che Navalny è in coma e in condizioni gravi. “I risultati delle analisi ancora non ci sono”. In alcuni video postati sui social si sentono le urla dell’uomo, probabilmente in preda a forti dolori, e poi si vede il personale medico che lo carica in ambulanza per il trasporto in ospedale.

Chi è Alexei Navalny

Attivista e blogger politico, Alexei Anatolevic Navalny è nato a Mosca. Laureato in legge e in finanza, è sposato e ha due figli. Attualmente è leader del partito Russia del futuro, fondato da Boris Nemtsov nel 2011. Ha scontato diversi periodi di carcere negli ultimi anni per aver organizzato proteste anti-Cremlino. La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la detenzione di Navalny nel 2012 e nel 2014 violavano i suoi diritti umani, una sentenza che Mosca ha definito discutibile.