Recovery, Gualtieri: “Non siamo in ritardo”

Per il ministro il piano italiano arriverà nei tempi stabiliti: "Stiamo lavorando con grande intensità"

Gualtieri

Il Recovery Plan dell’Italia “lo vedrete entro i tempi stabiliti, stiamo lavorando con grande intensità e siamo in un’interlocuzione con la Commissione europea, come altri Paesi. Nessun paese ha presentato il piano finale, stanno tutti lavorando con la Commissione per affinare i progetti e noi lo stiamo facendo piuttosto intensamente”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Omnibus ribadendo che il negoziato europeo per superare i veti di Ungheria e Polonia sul bilancio pluriennale comunitario e dare il via al recovery fund può risolversi a dicembre. “Gli emendamenti alla costituzione e ad altre leggi presentati dal governo ungherese al parlamento potrebbero avere gravi effetti negativi sui diritti umani” e “minare lo stato di diritto”.

Gualtieri: “Faremo investimenti senza precedenti”

Se c’è una cosa che il governo farà sono proprio gli investimenti. La manovra aggiunge ulteriori 50 miliardi di investimenti pubblici. Oltre i 23 miliardi di sostegno agli investimenti privati con industria 4.0. In più ci saranno gli investimenti del recovery plan. I numeri indicano un aumento degli investimenti pubblici davvero senza precedenti nella storia italiana” ha continuato Gualtieri.

Cancellare il debito con politiche responsabili

Piuttosto che chiedere la cancellazione del debito da Covid alla Bce, il Governo lo ridurrà con politiche responsabili – ha aggiunto il ministro -. É una cosa molto diversa dalla cancellazione. Spetta a noi in termini di riduzione del debito che possiamo realizzare non attraverso politiche di durissima austerità, ma con un mix di responsabilità e politiche di sostegno alla crescita e investimenti”.

Il dialogo con Forza Italia

Con Forza Italia c’è stato un dialogo responsabile sullo scostamento di bilancio e “fa piacere che da parte di Forza Italia ci sia stato un con atteggiamento di responsabilità”, ma “non è” un allargamento della maggioranza: “non c’entra nulla” ha sottolineato il ministro rispondendo alle domande sulla visita di ieri al Mef delle due esponenti del partito Mariastella Gelmini e Renata Polverini che “volevano sapere cosa il Governo intende fare” sul fronte dell’economia”. “Siamo di fronte a un nuovo scostamento per rafforzare le azioni di ristoro per le imprese e i cittadini”; quindi naturalmente “Il nostro auspicio è che le forze opposizione sostengano questa mobilitazione di risorse. Abbiamo notato un atteggiamento diverso da parte delle forze di opposizione, ci sono forze che ci sembrano su una linea di opposizione pregiudiziale e non ci sembra giusto in una fase così difficile per il Paese. Pensate che ieri in una audizione su sul recovery plan un senatore di Fratelli d’Italia ha detto che aveva ragione Orban, che non è giusto che l’Unione europea interferisca, legittimando il veto. Dall’altra parte FI invece ha manifestato una posizione di responsabilità”.