Riso: ecco i dazi che fanno felici i produttori italiani

I produttori italiani hanno vinto la loro battaglia a Bruxelles. La Commissione Ue ha reintrodotto i dazi sul riso proveniente da Cambogia e Birmania, corrispondente a 175euro a tonnellata. Chiuso così un percorso iniziato il 16 marzo dell’anno scorso quando Bruxelles aveva autorizzato l’avvio di un’indagine richiesta dal governo Gentiloni perché quella misura, nata per aiutare i due Paesi asiatici in via di sviluppo, non solo non ha raggiunto l'obiettivo ma ha anche causato danni rilevanti ai risicoltori italiani. 

“Risultato a tutela dei lavoratori e della qualità”

L’Ente nazionali risi ha stimato in almeno 11 mila gli ettari (il 5% del totale) che sono stati abbandonati perché i prezzi pagati dall’industria non riescono a coprire i costi di produzione. Gli ispettori di Bruxelles lo scorso giugno avevano incontrato i produttori di Piemonte e Lombardia hanno confermato questa tesi. Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, commenta: “Si tratta di un importante cambio di rotta che deve riguardare tutte le produzioni poiché l’Ue deve vigilare affinchè tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri a tutela della dignità dei lavoratori, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità per il rispetto di requisiti per l’ambiente, la salute e il lavoro”.

Esultano Lega e M5s

“Oggi viene adottata la clausola di salvaguardia a tutela della filiera del riso e domani sarà ufficialmente pubblicata in Gazzetta Ufficiale”, commentava ieri Gian Marco Centinaio, ministro dell'Agricoltura. “Possiamo finalmente dire che inizia una nuova fase per l’intero comparto, dopo anni di denunce e proteste. Adesso puntiamo ancora di più sulla qualità, sulla promozione e sulla trasparenza in etichetta per riconoscere i veri prodotti italiani”, ha aggiunto. Sulla questione è intervenuto anche Salvini: “Tornano i dazi sul riso. È una storica battaglia della Lega: meglio tardi che mai. Grazie a noi – per una volta! – a Bruxelles hanno vinto l'Italia e il buon senso. Così abbiamo salvato migliaia di posti di lavoro e tutelato la salute degli Italiani”. Sulla stessa lunghezza d'onda il senatore 5Stelle Marco Zullo, che afferma: “Si trattava di una situazione che penalizzava iniquamente un settore produttivo fondamentale per l'agricoltura italiana, che soprattutto negli ultimi anni ha dimostrato di avere grandi potenzialità di innovazione. Con il Movimento 5 Stelle al governo tutto il sistema Italia è più forte e tutelato in Europa“.