Manovra, promossa con riserva

La commissione europea ha dato il via libera alla legge di bilancio con riserva: c'è infatti il rischio di una deviazione su deficit e debito e dunque di non rispetto del Patto di Stabilità. Sono otto gli Stati membri che Bruxelles considera a rischio di violazione del Patto: oltre all'Italia, la Francia, il Portogallo, la Spagna, il Belgio, la Finlandia, la Slovenia e la Slovacchia. “L'adozione delle Finanziarie di questi paesi – si legge nella comunicazione della Commissione europea – potrebbe risultare in una deviazione significativa dal cammino di aggiustamento verso l’obiettivo di medio-termine”.

La Commissione chiede dunque che la manovra non venga snaturata da troppi emendamenti che ne pregiudichino il bilancio. Ed è proprio questo il punto: gli oltre 4.500 emendamenti presentati dalle forze politiche in Parlamento possono modificare l’impianto della legge di bilancio inviata in Europa.

Il vice presidente della Commissione Dombrovskis ha invitato tutti i paesi membri “che sono a rischio di non rispetto del Patto di prendere nel contesto del bilancio le necessarie misure per assicurare la Finanziara del 2020 sia rispettosa del Patto di Stabilità”. “Quelli che ci preoccupano di più – ha aggiunto Dombrovskis – sono quelli con debiti pubblici elevati, che non vengono ridotti con sufficiente rapidità”.

Inutile non cogliere un riferimento al nostro Paese che la Commissione esplicita: “La sostenibilità a breve termine delle finanze pubbliche italiane continua ad apparire vulnerabile ad aumenti del costo di emissione del debito”. La Commissione si dice pronta a fare “una analisi finale” ex post sulla richiesta di flessibilità di bilancio per via delle emergenze idrogeologiche (pari allo 0,2% del PIL). Bruxelles nota anche che l'Italia ha effettuato “alcuni progressi” nell'adottare le raccomandazioni-paese a livello fiscale pubblicate della Commissione europea nella prima metà dell'anno, soprattutto nel campo della tassazione.