Gentiloni va a Bruxelles e forse agli Affari economici

Il nome di Paolo Gentiloni alla Commissione europea era in orbita già da tempo. E uno dei primi atti da premier del suo secondo governo da parte di Giuseppe Conte, è stato aver comunicato ai suoi ministri di aver già informato la prossima presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che l'ex premier sarà il prescelto a rappresentare l'Italia. Un ulteriore innesto socialdemocratico nello schieramento dell'erede di Juncker con Gentiloni che, addirittura, viene dato in quota per il ruolo di Pierre Moscovici alla guida degli Affari economici e monetari dell'Ue. Una questione che si svelerà poco a poco. Nel frattempo, l'ex presidente del Consiglio si è detto entusiasta di cominciare la nuova avventura a Bruxelles: “Ringrazio il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per l'incarico conferito. E' una responsabilità che mi onora. Cercherò con tutte le forze e con il mio lavoro di contribuire a una nuova stagione positiva per l'Italia e per l'Europa”. E poco dopo twitta: “Amo l'Italia e l'Europa e sono orgoglioso dell'incarico ricevuto. Ora al lavoro per una stagione migliore“.

Possibilità agli Affari economici

Quello di Paolo Gentiloni è uno degli ultimi nomi ricevuti da von der Leyen prima di formare il suo collegio-guida della Commissione europea: “Sono contenta di aver ricevuto i nomi da tutti gli Stati membri dell'Ue. Non vedo l'ora di mettere insieme un collegio ben equilibrato, che presenterò martedì”. Importante anche l'accostamento dell'ex premier all'attuale ruolo di Moscovici, uno dei portafogli chiave dello scacchiere comunitario, considerando il peso specifico sulla questione bilanci dei vari Stati membri. Una figura influente quella del Commissario agli Affari economici ma, comunque, limitata a questa sfera visto che il potere decisionale spetta comunque ai rispettivi governi. Di sicuro, come dimostrato anche durante il tira e molla per la Manovra con Moscovici e il suo vice Vladis Domborvskis, il Commissario gestisce la politica europea in merito alle questioni economiche dei 27 trattando direttamente con i vari esecutivi le strategie di bilancio più indicate per soddisfare i requisiti Ue.