Papa, udienza: “Mettersi come Maria con il cuore aperto a Dio”

L'auspicio di Francesco: "I giovani sappiano fare proprio il valore della purezza, il rispetto per il corpo umano e la dignità della donna"

Papa

“Maria appartiene alla grande schiera di quegli umili di cuore che gli storici ufficiali non inseriscono nei loro libri, ma con i quali Dio ha preparato la venuta del suo Figlio”. Lo ha detto il Papa, che ha dedicato la catechesi dell’udienza di oggi, trasmessa in diretta streaming dalla biblioteca privata del Palazzo apostolico, alla figura di Maria, “come donna orante”. La Madonna, ha spiegato Francesco, “non dirige autonomamente la sua vita: aspetta che Dio prenda le redini del suo cammino e la guidi dove Egli vuole. È docile, e con questa sua disponibilità predispone i grandi avvenimenti che coinvolgono Dio nel mondo”.

Mettersi come Maria in un atteggiamento di apertura verso Dio

“Non c’è modo migliore di pregare che mettersi come Maria in un atteggiamento di apertura, col cuore aperto a Dio” assicura Francesco, che nel corso dell’udienza esorta più volte, a braccio, a pregare “con il cuore aperto alla volontà di Dio”.  “Quanti credenti vivono così la loro preghiera!”, esclama: “Quelli che sono più umili di cuore pregano così, con umiltà essenziale, con umiltà semplice”. “E questi pregano così non arrabbiandosi perché le giornate sono piene di problemi – puntualizza Francesco –  ma andando incontro alla realtà e sapendo che nell’amore umile, nell’amore  offerto in ogni situazione, noi diventiamo strumenti della grazia di Dio: “Signore, quello che Tu vuoi, quando Tu vuoi e come Tu vuoi”. Una preghiera semplice, ma è mettere la nostra vita nelle mani del Signore, perché sia lui a guidarci. Tutti possiamo pregare così, quasi senza parole. Semplice: “Signore, quello che Tu vuoi, quanto Tu vuoi e come Tu vuoi”.

Per il Papa la preghiera ha il potere di “ammansire l’inquietudine”

“Noi siamo inquieti, sempre vogliamo le cose prima che le tocchiamo, le vogliamo subito. La bita non è così” denuncia il Papa. La preghiera, invece, “sa ammansire l’inquietudine, sa a trasformarla in disponibilità”, come insegna Maria, che “in quei pochi istanti dell’Annunciazione, ha saputo respingere la paura, pur presagendo che il suo “sì” le avrebbe procurato delle prove molto dure”. “Se nella preghiera comprendiamo che ogni giorno donato da Dio è una chiamata, allora allarghiamo il cuore e accogliamo tutto”, garantisce Francesco.

Il messaggio per i ragazzi

“I giovani sappiano fare proprio il valore della purezza, il rispetto per il corpo umano e la dignità della donna”. É l’auspicio del Papa espresso nell’udienza generale. Nei saluti ai fedeli di lingua polacca ha ricordato che “oggi in Polonia ricorre la memoria liturgica della Beata Karolina Kozka, vergine e martire. A sedici anni subì la morte per martirio in difesa della virtù della castità. Con il suo esempio, ancora oggi indica, specialmente ai giovani, il valore della purezza, il rispetto per il corpo umano e la dignità della donna. Affidatevi alla sua intercessione, perché vi aiuti a testimoniare con coraggio le virtù cristiane e i valori evangelici”.