Oggi al via maxi operazione liquidità, si temono tensioni nelle banche

Il presidente di Abi ha sottolineato che non sono le banche che salveranno il Paese: "Dobbiamo essere agevolati da normative che devono essere più semplici"

indennità

Parte oggi la maxi operazione liquidità messa in campo dal Governo per aiutare le imprese che sono state bloccate dal coronavirus. Le banche, in prima linea nella concessione dei prestiti, assicurano che i soldi potranno arrivare nelle casse degli imprenditori nell’arco di una giornata se tutta la documentazione presentata sarà in ordine.

Patuanelli: “Non andate nelle filiali”

Partecipando a Circo Massimo, su Radio Capital, il presidente dell’Abi, Antonio Patuanelli, ha lanciato un appello: “Non andare nelle filiali, le richieste di informazione e le domande si fanno per telefono e via mail”. Il presidente dell’Abi ha specificato che andando nelle filiali “non vengono date le banconote e non c’è una graduatoria di chi arriva“. Patuanelli, inoltre, nel corso della trasmissione radiofonica ha sottolineato che non vorrebbe “fosse diffusa l’errata sensazione che le banche siano delegate a salvare l’Italia. Non possiamo fare tutto e non ci montiamo la testa. Siamo umili e dobbiamo essere agevolati da normative che devono essere più semplici”. Il numero uno dell’Abi ha anche ricordato come il decreto liquidità sia stato reso effettivo solo con l’ok dell’Unione europea il lunedì di Pasqua e che, successivamente, “c’era bisogno che gli organismi pubblici fossero organizzati e sincronizzati con le banche”. La legge “è molto complicata e ci vuole una buona conoscenza giuridica per comprenderla”.

Dadone: c’è accordo tra Sace e Abi

Per i finanziamenti che prevedono la garanzia Sace, invece, sarà necessario più tempo, anche se parlando a Rtl 102.5 la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha affermato che “nella notte si è arrivati ad ottenere le linee guida per la piattaforma. E’ un risultato buono”. Sui tempi che le imprese dovranno attendere per ottenere la liquidità, la ministra Dadone però ha dichiarato di non saper dare una risposta “perché dipende dal ministro competente”. Oggi, osserva la ministra “per dare attuazione a certi tipi di norme servono delle tempistiche che non possono essere ignorate, ma di cui dovremmo dare frutto per semplificare nella fase successiva”.

Task force nelle banche

La Fabi attiva una task force per monitorare eventuali episodi di tensioni che potrebbero verificarsi, a partire da oggi, con il via alle richieste di finanziamenti garantiti dallo Stato grazie al decreto legge “liquidità”. Lo si legge in una nota secondo cui la segreteria nazionale del sindacato dei bancari si mobilita, chiedendo a tutti i dirigenti sindacali, ai coordinatori nazionali – aziendali e di gruppo – di segnalare situazioni di prevaricazioni ed offese a danno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. “Così sconfiggiamo il virus della violenza” scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in una comunicazione inviata a tutte le strutture dell’organizzazione nella quale si sottolinea che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tutti i Prefetti dell’intero territorio nazionale hanno assicurato, per questi giorni, la massima presenza e vigilanza delle agenzie di banca. “La Fabi ringrazia profondamente il ministro Lamorgese e i Prefetti d’Italia. Invitiamo tutti i dirigenti sindacali Fabi a stringersi intorno ai nostri colleghi con determinazione ed una attenta e puntigliosa vigilanza” aggiunge Sileoni.