Manovra: sindacati, governo conferma assegno unico da luglio

Questo pomeriggio alle 17:00 il ministro dell’Economia ha convocato i sindacati in videoconferenza per illustrare la manovra di bilancio. All’incontro tra governo e sindacati sulla manovra hanno partecipato: i ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro, Nunzia Catalfo; per i sindacati: il segretario generale Maurizio Landini e Gianna Fracassi (Cgil), il segretario generale Annamaria Furlan e Luigi Sbarra (Cisl) e il segretario generale Pierpaolo Bombaridieri e Ivana Veronese (Uil).

Nel corso dell’incontro con i sindacati il governo ha annunciato lo schema di intervento sugli ammortizzatori. Nello specifico, secondo quanto riportato da ANSA, subito la proroga della Cig Covid fino alla fine dell’anno per garantire la copertura a chi dovesse esaurirla già da metà novembre, anticipando la misura con un decreto legge collegato alla manovra. Con la legge di Bilancio si dovrebbero poi prevedere altre 18 settimane, da utilizzare nel 2021, che potranno richiedere anche le imprese che finora non hanno usufruito degli ammortizzatori di emergenza, e che si applicheranno con il meccanismo attuale, che prevede la gratuità dello strumento per le imprese che abbiano registrato perdite oltre il 20%.

La nota congiunta

Il governo “ha confermato sia il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, così come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e ottenuto lo scorso anno, sia l’intento di procedere all’istituzione dell’assegno unico a sostegno della famiglia, a decorrere dal primo luglio 2021. Ma la riforma fiscale complessiva, secondo il ministro Gualtieri, dovrebbe partire solo dal 1 gennaio 2022″. Così una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil al termine del confronto pomeridiano con i ministri Gualtieri e Catalfo sulla manovra. “Un prossimo incontro – sottolineano – è stato fissato per mercoledì 21 ottobre alle ore 17. Al termine, Cgil, Cisl, Uil faranno le proprie valutazioni e decideranno le eventuali iniziative necessarie a sostegno delle proprie richieste”.

Il vertice in serata

In serata il Premier Giuseppe Conte ha svolto la riunione a palazzo Chigi con i capi delegazione dei partiti sulle misure da prendere per affrontare l’emergenza Covid. La riunione, che doveva terminare alle 20:00, si è protratta fino alla mezzanotte.

Al termine del lunghissimo confronto del premier con i capi delegazione di maggioranza in vista del nuovo dpcm con le misure per il contrasto al contagio da Covid, l’ipotesi che emerge come prevalente è quella della chiusura dei bar e dei locali alle 21, dei ristoranti alle 24 o alle 23. Ma nulla è deciso e fonti di governo definiscono “prematuro” sbilanciarsi su ogni ipotesi: nella giornata di domenica ci sarà il confronto con le Regioni.

Alle 20:00 di sabato era in agenda l’incontro per le questioni relative al varo della manovra con il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, i sottosegretari all’Economia e i responsabili economici dei partiti di maggioranza, ma è stata posticipata. Alle 22:00 era ancora in stand by la convocazione della riunione del Consiglio dei ministri, poi slittata a domenica.