Voli di Stato, chiesta l’archiviazione delle accuse per il ministro Pinotti

La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione per il ministro della Difesa Roberta Pinotti, in relazione alla denuncia per “uso improprio di un aereo di Stato” presentata pochi giorni fa da alcuni parlamentari pentastellati.

Il nome del ministro era stato iscritto sul registro degli indagati a seguito della denuncia presentata dal Movimento 5 Stelle per il reato di peculato d’uso. Secondo i pentastellati il ministro avrebbe usato un Falcon 50 dell’Aeronautica militare italiana per farsi accompagnare a casa a Genova approfittando di un volo di addestramento programmato dal 31/o stormo dell’Aeronautica.

Ma il pm Roberto Felici, d’intesa con l’aggiunto Francesco Caporale e con il procuratore capo Giuseppe Pignatone, nell’atto inviato al tribunale dei ministri, ha spiegato che non ci sono i presupposti per procedere nei confronti della Pinotti per il reato di peculato d’uso e richiesto l’archiviazione delle accuse.

Lo scorso 5 settembre Roberta Pinotti aveva partecipato a un vertice della Nato in Galles sulla crisi in Ucraina insieme a Federica Mogherini, all’epoca ministro degli Esteri, e al presidente del Consiglio Matteo Renzi: i tre si trovavano sull’Airbus 319 presidenziale che, dopo aver fatto scalo a Firenze per far scendere Renzi, doveva atterrare a Ciampino.

Da Ciampino sempre quel giorno era previsto il decollo di un altro aereo, il Falcon 50 del 31esimo Stormo dell’Aeronautica militare, per un volo di addestramento verso Genova. Il ministro Pinotti è scesa dall’Airbus 319, è salita sul Falcon 50 ed è scesa di nuovo a Genova, dove risiede. Quest’ultimo volo era stato considerato irregolare dai parlamentari del Movimento 5 Stelle.