Vittorio Cecchi Gori ricoverato al Gemelli

Vittorio Cecchi Gori, noto produttore cinematografico nonché ex presidente della Fiorentina, è stato ricoverato con urgenza presso il policlinico Gemelli di Roma, in seguito a un problema di natura cerebrovascolare. L'imprenditore si trova al momento in prognosi riservata e le sue condizioni, secondo quanto riferito, sarebbero serie ma stabili. Cecchi Gori, 75 anni, è stato vittima di un'ischemia cerebrale, in conseguenza della quale ha subito alcuni problemi cardiaci: i medici, secondo quanto si apprende, hanno riferito che il paziente si trova in uno stato indotto di “coma farmacologico” per poter monitorare la situazione. I figli sono stati avvisati e sono immediatamente partiti da Miami.

Tra cinema e sport

La carriera di Vittorio Cecchi Gori, iniziata al fianco del padre Mario, è coincisa con alcuni dei più grandi successi della cinematografia degli anni Novanta: assieme alla produzione di numerosi film natalizi di stile comico (i cosiddetti “cinepanettoni”) sempre di largo successo al botteghino, l'imprenditore ha messo la sua firma su succesi storici come “Il postino” (con l'ultima e memorabile interpretazione di Massimo Troisi e Oscar alla Miglior colonna sonora) e “La vita è bella”, trionfatore alla serata degli Academy Awards nel 1998, aggiudicandosi tre statuette. In mezzo, una presidenza di lunga leva della Fiorentina, acquisita nel 1993 e condotta fino al 2002, arricchendo la bacheca viola di due Coppe Italia e una Supercoppa italiana: una parentesi sportiva chiusa, però, con la retrocessione in Serie B e il conseguente fallimento. Negli anni, anche un tentativo di affacciarsi nel mondo della tv privata, con l'acquisto di Tmc e la seguente creazione di Tmc2: la rete, però, fu rivenduta (dopo una lunga trattativa) solo qualche anno dopo (2000).

Nel 1994, Vittorio Cecchi Gori divenne senatore con il Partito popolare italiano. Negli ultimi tempi, l'imprenditore era ricomparso in alcune trasmissione televisive per dire la propria opinione sul caso Weinstein parlandone come “un avventuriero abile, un grande intenditore di cinema. Qualità che vanno bene per la professione, male per la vita personale”.