Abolire la tassa sulla prima casa è un’idea che nell’America di Obama non avrebbe trovato spazio. La pensa così l’ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco.”Togliere l’Imu è ingiusto e inaccettabile politicamente – ha spiega a Repubblica-. Perché le prime case non sono tutte uguali. La mia casa a Roma vale circa un milione, la villa di Arcore ne varrà dieci e un appartamento in periferia vale 100 o 200mila euro. Un fisco che tratta questi patrimoni nello stesso modo è un fisco profondamente ingiusto”.
Secondo l’ex ministro “si potrebbe mettere un tetto che consenta di escludere dalla tassa sulla prima casa i redditi bassi. Ma abolirla per tutti non ha senso. Capisco che la destra, quando ero ministro, abbia montato una campagna sostenendo che noi eravamo il partito delle tasse. Solo perché abbiamo cominciato a colpire l`evasione. Non capisco perché dobbiamo accettare quell’accusa. Obama fa pagarele tasse ai ricchi per finanziare il welfare. Così fanno i partiti di centrosinistra in tutto il mondo. Non sbandierano slogan contro le tasse”.
Inoltre, ha sottolineato Visco, “nel suo discorso di Milano non c`era un riferimento alla lotta all`evasione. Noi siamo al secondo posto per entità dell`evasione fiscale, siamo dietro solo alla Grecia. In occasione della discussione dell`ultima manovra il governo ha detto no a una proposta che prevedeva la trasmissione telematica dei dati in modo da poter controllare in tempo reale tutta la filiera dell`Iva. Una norma che avrebbe consentito di ottenere introiti per una quarantina di miliardi”.
