Un pezzo d'intonaco si stacca in Vaticano e l'incubo ritorna

Dai momenti di serenità di una vacanza nella capitale a quelli drammatici e indimenticabili dell'attentato alle Torri Gemelle di New York”, riferisce l'Ansa. Sono stati secondi di vero panico quelli vissuti ieri pomeriggio da una turista americana che si trovava in fila ai Musei Vaticani quando si è staccato improvvisamente alle sue spalle un pezzo di intonaco. “Il rumore, sordo e improvviso, ha ripescato nella memoria della donna una angoscia solo apparentemente dimenticata- evidenzia l'Ansa-. La donna, 34anni, è stata vittima di un attacco di panico per lo spavento legato al forte rumore per il crollo della porzione di intonaco all'ingresso dei musei Vaticani. La donna, che era in compagnia del fidanzato, è stata soccorsa dal personale del 118″.

Zona messa in sicurezza

Sul posto, in viale del Vaticano, sono subito accorsi i vigili del fuoco, personale dell'ispettorato Vaticano e i poliziotti del commissariato Borgo. Nel crollo nessuno si è fatto male, soltanto spavento per il forte rumore. I pompieri hanno chiuso e messo in sicurezza la zona assicurando l'attività dei musei. “L'attacco di panico che ha avuto la turista americana a causa della caduta dei detriti, fortunatamente senza conseguenze, sarebbe quindi riconducile alla tragica esperienza vissuta dalla donna sopravvissuta all'attentato delle Torri Gemelle del 2001- sottolinea l'Ansa-. A raccontarlo il suo fidanzato che assieme ai soccorritori del 118 hanno tranquillizzato la 34enne, sottoposta anche ad accertamenti specifici in casi come questi”. Musei Vaticani, crolla un pezzo di marmo dal soffitto dell'ingresso: nessun ferito. L'area è stata temporaneamente chiusa per la messa in sicurezza, garantendo comunque l'accesso ai musei.

Affollamenti

“I musei Vaticani fanno boom e non solo per i numeri, 40 mila presenze al giorno in alta stagione, ma nel senso che proprio scoppiano per la quantità enorme di visitatori che si trovano attaccati l'uno all'altro in una fiumana umana tra le meraviglie dell'appartamento Borgia– osserva Repubblica-. A denunciare, il ” tour de force” che si è costretti a fare per ammirare le pareti dipinte del Pinturicchio e gli apostoli, i profeti, le sibille con la Beata Vergine e Gesù, è il sindacato delle guide turistiche Sngt, il più antico d'Italia. Associazione, con a capo Edoardo Fassio, che da 70 anni si occupa dei diritti e delle tutele chi racconta la bellezza agli altri”. Problemi di sicurezza e di inevitabile deperimento delle oper d'arte a causa del  un flusso continuo di visitatori. 

Senza tregua

“Lavorare così è assurdo, è claustrofobico – spiega a Repubblica Simona Salvatoriche fa parte del direttivo -. La gente non riesce a muoversi, senza la possibilità di trovare una panca o una sedia per riposarsi un attimo. Non c'è neanche un cestino o qualcosa per buttare le bottigliette d'acqua, che vengono abbandonate di nascosto durante il percorso”. File che cominciano già per entrare nel museo che anche se si ha la prenotazione (21 euro il biglietto), in periodi di grande afflusso, durano anche un'ora e mezza. “Gli incolonnamenti iniziano lungo via Leone IV e viale dei Musei Vaticani “, affermano le guide. Poi tutti in coda per passare le borse al metal detector. “Ce ne sono soltanto quattro”, racconta un'altra addetta. Da lì è un zig zag continuo. “Un serpentone umano che si allarga e si restringe per cercare di entrare dentro le porte che collegano le varie stanze – afferma Salvatori – e quando la massa raggiunge un livello troppo esagerato, si viene dirottati nel museo etrusco. Un giro di 20 minuti, sempre imbottigliati, per poi tornare al punto di partenza”. Solo dopo aver passato la galleria dei candelabri, degli arazzi e delle mappe, si sbuca nella Cappella Sistina ma spesso c'è chi non resiste alla calca e cerca una via d'uscita prima di finire il giro.