Un italiano su 3 pensa di vivere in zone a rischio criminalità

Un italiano su tre pensa di vivere in una zona a rischio di criminalità. Lo rivela l'indagine Istat sulla “Sicurezza dei cittadini”. L'Istituto di Statistica fornisce un quadro articolato di indicatori sulla preoccupazione di subire reati e delle relative conseguenze e sul livello di degrado socio-ambientale della zona in cui si vive.

Il rapporto

Nel 2015-2016 si stima che il 27,6% dei cittadini si ritiene poco o per niente sicuro uscendo da solo di sera e il 38,2% ha paura della criminalità tanto che influenza molto o abbastanza le proprie abitudini.

Rispetto alle precedenti rilevazioni, proseguie Istat, la percezione di insicurezza risulta stabile mentre si riduce l’influenza della criminalità sulle abitudini di vita (dal 48,5% al 38,2%).

Donne e anziani

Il senso di insicurezza delle donne è decisamente maggiore di quello degli uomini: il 36,6% non esce di sera per paura (a fronte dell’8,5% degli uomini), il restante 35,3% quando esce da sola di sera non si sente sicura (il 19,3% degli uomini). Gli anziani hanno un profilo di insicurezza simile.

A fronte di tali preoccupazioni, la quota di persone che ha sperimentato la paura concreta di essere sul punto di subire un reato nei tre mesi precedenti l’intervista è pari al 6,4% (7,2% donne e 5,6% uomini).

Scippi e aggressioni

Tra il 2008-2009 e il 2015-2016, si stima un miglioramento generalizzato nelle preoccupazioni: il 41,9% dei cittadini è preoccupato di subire uno scippo o un borseggio (-6,3 punti percentuali dal 2008-2009), il 40,5% un’aggressione o una rapina (-7,1 punti percentuali ), il 37% il furto dell’auto (-6,7) e il 28,7% (-14) teme per sé o i propri familiari di subire una violenza sessuale. Il 60,2% dei cittadini è (molto o abbastanza) preoccupato dei furti nell’abitazione (unico dato stabile).

Nonostante il miglioramento, il 33,9% dei cittadini ritiene di vivere in una zona a rischio di criminalità (molto o abbastanza), dato decisamente in aumento rispetto alla rilevazione precedente (+11,9 punti percentuali).