Tria scrive a Bruxelles: “Pil a +1,5% nel 2019”

La Nota di aggiornamento del Def ancora non è approdata alle Camere ma, anche alla luce della polvere sollevata in Europa dalla strategia italiana in vista della legge di Bilancio, il ministro Giovanni Tria prova a fare chiarezza sulla Manovra “coraggiosa e responsabile” varata dall'esecutivo, inviando una lettera chiarificatrice alla Commissione europea con la quale, auspica, il dialogo possa rimanere “aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso”. E nella lettera il capo del Mef distribuisce anche i numeri, ribadendo che “come sostenuto in diverse occasioni, la Manovra di bilancio che questo Governo si appresta a varare” punterà “alla crescita e al benessere dei cittadini, assicurando in seguito un profilo di riduzione del deficit, che passerà dal 2,4% del 2019 al 2,1% del 2020 per chiudere all'1,8% del 2021″.

Crescita e investimenti

In sostanza, Tria conferma tutti i numeri di cui si è parlato finora, affermando inoltre che l'insieme delle misure approvate nell'ultimo vertice di Palazzo Chigi “porterà un aumento della crescita all'1,5 per cento nel 2019 per arrivare all'1,6 e l'1,4 negli anni successivi”. Strategie che la Commissione euroepa “potrà valutare”: dal canto suo, Tria le definisce coraggiose e volte al benessere degli italiani. Considerando l'imminente presentazione del Def alle due Camere, inoltre, il ministro dell'Economia precisa che il raggiungimento degli obiettivi “verrà ottenuto anche grazie a un attento disegno degli interventi sia sul versante degli investimenti, sia su quello delle misure di sostegno attivo per il lavoro e la coesione sociale che garantiscano la stabilità complessiva del sistema”.

L'ora del dialogo

La missiva di Tria prova a chiudere una settimana di forte confronto fra l'Europa e l'esecutivo, iniziato tre giorni fa da Juncker e proseguito fra botta e risposta fino a qualche ora fa, con le parole del Commissario agli Affari economici Pierre Moscovici. Ora, spiega Tria, è l'ora del dialogo: “Come è avvenuto all'interno del Governo, auspico che il dialogo con la Commissione Europea rimanga aperto e costruttivo, tenendo conto delle reali esigenze di cittadini e imprese e del ruolo che svolgono le Istituzioni. In questo dialogo il Governo si presenta compatto e fiducioso”.