Tria illustra gli obiettivi del Def

I dati dei primi due mesi dell'anno sono “incoraggianti, la produzione ha invertito il trend negativo” e questi elementi “lasciano ritenere che la previsione per il 2019 sia equilibrata“. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, in audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

Obiettivi

Il Documento di economia e finanza “conferma i pilastri dell'azione governativa: rafforzare l'inclusione e ridurre il gap di crescita” con gli altri Paesi europei “e il rapporto debito Pil”. Tria ha sottolineato che “la strategia che si intende perseguire” vede “il rilancio degli investimenti pubblici come fattore fondamentale”, insieme al sostegno alle imprese per l'innovazione tecnologica. Perché l'Italia riduca il gap di crescita con i partner europei, ha aggiunto,  “è anche necessario un cambiamento del modello di crescita europeo verso una promozione della domanda interna, senza pregiudicare la competitività”.

Crescita

Il ministro ha spiegato che “la revisione al ribasso delle stime di crescita risulta pienamente coerente con l'evoluzione della situazione economica generale” e “a dicembre era all'1% al di sotto dell'1,2% della Ue”. Per Tria questo “consente di sottolineare che il governo non ha affatto peccato di ottimismo” e che “le revisioni si sono rese progressivamente necessarie scontando l'andamento della seconda metà del 2018, inferiore ad attese che avevamo chiaramente indicato come rischi di previsione“.

Iva

La legislazione vigente in materia fiscale, ha sottolineato, “è confermata in attesa di definire, nei prossimi mesi, misure alternative” Tria ha confermato che “lo scenario tendenziale (del Def, ndr) incorpora gli incrementi dell'Iva e delle accise dal 2020-2021″. Per l'andamento dello spread “saranno importanti i piani del governo e l'incisività delle riforme, ma anche gli orientamenti che il Parlamento avrà sul Bilancio”. Il documento non tiene conto dei potenziali benefici di uno spread più basso, e che “i rendimenti italiani sono ancora troppo alti alla luce dei fondamentali della nostra economia, nonostante il miglioramento dopo l'intesa con l'Unione europea sulla legge di bilancio“.

Nessun aumento

Ma sull'Iva è stata netta la presa di posizione di Luigi Di Maio. “Con questo governo – ha assicurato – non ci sarà nessun aumento dell'Iva. Finché il M5S sarà al governo non ci sarà nessun aumento dell'Iva, al contrario l'obiettivo è ridurre il carico fiscale su famiglie e imprese. Serve la volontà politica. Noi ce l'abbiamo. Mi auguro che l'abbiano anche gli altri. Fermo restando che ci sono già soluzioni sul tavolo volte ad evitare un aumento”.