TERRORISMO, MATTARELLA: “VA COMBATTUTO ANCHE CULTURALMENTE”

“In Italia non c’è un uomo solo al comando perché la Costituzione disegna un sistema equilibrato, di controllo reciproco, che tale rimarrà”. Sergio Mattarella lo ha detto durante la cerimonia del Ventaglio, il tradizionale appuntamento estivo della stampa parlamentare con le più alte cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica ha auspicato che le riforme in discussione in Parlamento vadano in porto “dopo decenni in cui nessuno ci era riuscito”. Ma il capo dello Stato non è entrato nel merito dei provvedimenti sui quali “ognuno ha le sue idee”. E tuttavia ha ricordato che le “regole si rispettano e le idee personali vanno accantonate”. Mattarella ha poi insistito sul tema dei diritti e dei doveri: “La legittimazione dei diritti deve essere accompagnata dalla consapevolezza dei propri doveri. La Costituzione – ha spiegato – ha regole che vanno rispettate rigorosamente, perche’ sono il presidio della democrazia. Nel nostro Paese a volte affiora la tendenza a straripare i confini”.

Il presidente però è una figura terza, un arbitro, che ha bisogno della collaborazione dei giocatori, di cui comunque “non ho motivo di lamentarmi” nonostante qualche “turbolenza”. La prima carica dello Stato ha rivolto un plauso all’Europa per il “passo importante” della ripartizione delle quote di migranti, anche se “per essere efficace deve essere seguito da altri”. Ha sottolineato che i due terzi sono stati accolti dai Paesi fondatori dell’Unione, senza dimenticare la generosità di “Svezia, Finlandia, Romania e Irlanda”. Per l’inquilino del Colle “l’Europa è ancora il nostro ideale”, ma “non possiamo nasconderci una sensazione di affievolimento dei vincoli di solidarietà. La sensazione di un’Europa in affanno, schiacciata dai populismi”.

Guardia alta invece contro il terrorismo internazionale: “E’ il pericolo principale da fronteggiare, e dobbiamo farlo non solo militarmente ma soprattutto culturalmente”. La democrazia, ha aggiunto, “affermerà la sua superiorità in base all’esempio che saprà dare, con l’accoglienza e l’aiuto. Così sconfiggerà il messaggio di odio e di morte del fondamentalismo”. Mattarella ha poi affermato: “Vi sono segnali di ripresa che vanno incoraggiati” e che “non possiamo abbandonare generazioni di giovani, il Meridione. E non possiamo dimenticare che il lavoro per tutti e’ un principio della Costituzione. Un obiettivo ambizioso, ma non c’è politica senza ambizione”. Secondo il capo dello Stato, infatti, “la democrazia si consolida quando riduce la forbice delle diseguaglianze e offre a tutti le stesse opportunità. Deve guardare al futuro, perche’ cosi’ si governa anche il presente”.

Al termine della cerimonia, il presidente della Repubblica ha ricevuto l’ultimo rapporto dell’osservatorio “Ossigeno per l’informazione”, dal titolo “L’antitesi mafia-informazione”. Perché, ha sottolineato Mattarella, “la democrazia deperisce quando non c’è partecipazione” e “il processo decisionale è privo di efficienza. E non c’è efficienza senza legalità. La lotta alla corruzione e alle mafie è una priorità assoluta”.