Terrorismo, Mattarella: “Fare fronte comune contro chi predica violenza”

“Occorre unirsi per rendere più forte il fronte comune contro la predicazione violenta, contro chi si fa strumento di morte“. Così il presidente Sergio Mattarella in occasione della festa della Repubblica agli ambasciatori accreditati in Italia parlando del terrorismo. “In realtà – ha aggiunto – per ogni grande sfida vi è bisogno di grande collaborazione“.

Alle vittime del terrorismo il capo dello Stato ha dedicato il tradizionale concerto del 2 giugno. “La Repubblica Italiana – ha ricordato – è nata all’insegna del ripudio della violenza e della difesa della libertà. In riferimento a questi principi il pensiero è rivolto anche oggi alle vittime del terrorismo, recenti e meno recenti, italiane e di ogni altro Paese. A loro, alla memoria delle vittime del terrorismo desidero dedicare questo concerto”. L’evento si svolge alla presenza dei diplomatici testimonia “lo spirito di apertura e di amicizia che l’Italia nutre verso tutti i Paesi del mondo”, sottolinea Mattarella.

Mentre il pianeta attende la decisione di Donald Trump sulla possibile uscita degli Stati Uniti dagli accordi del Cop 21 di Parigi, il capo dello Stato ha spiegato che “interdipendenza e collaborazione sono necessarie anche per salvaguardare quel grande patrimonio comune costituito dall’ambiente, dal clima in cui viviamo“. Mattarella ha poi aggiunto: “Superare le barriere nel mondo stimola l’economia e aiuta la pace e la sicurezza. In questo periodo di interdipendenza si conferma la storica validità dell’integrazione europea”.

L’interdipendenza, ha concluso il presidente della Repubblica, è “la condizione sempre più evidente del nostro periodo storico: c’è la necessità di collaborazione per far fronte alla migrazione. Tutto ciò richiede l’incessante sforzo di salvare vite umane, la giusta ripartizione degli oneri dell’accoglienza e la fermezza contro ogni traffico di esseri umani“.