Sisma, Gentiloni: “Nessuna vittima, ma i residenti sono in allarme”

Prosegue con Berlino il giro delle cancellerie europee di Paolo Gentiloni, sospeso, la scorsa settimana, a causa del malore accusato dal premier, che lo ha costretto a un intervento di angioplastica al Gemelli. La conferenza stampa, al termine dell’incontro con Angela Merkel, è iniziata con un pensiero rivolto alle zone terremotate, ripiombate nel terrore dopo la scosse di questa mattina. “Per fortuna non ci sono vittime – ha detto Gentiloni – ma il susseguirsi di scosse di tale entità è un fattore di allarme per le popolazioni”.

Quanto alla Ue, ha sottolineato, “non possiamo dare la sensazione che in un mare in tempesta l’Europa si muova con un piccolo cabotaggio e adotti una sorta di flessibilità a corrente alternata: molto rigida sui decimali dei bilanci e molto ampia sulle questioni fondamentali come la questione migratoria”. Più che un’Europa a due velocità “io direi che c’è n’è una a due rigidità, troppo rigida su alcune cose, troppo flessibile su altre”.

Con la cancelliera Merkel si è parlato “del destino dell’Europa – ha proseguito – sappiamo che attraversa una fase difficile. Italia e Germania sono tra i paesi convinti della straordinaria importanza del futuro europeo”. Italia e Germania intendono lavorare insieme per “rilanciare la Ue pensando alle sfide che ha davanti su crescita, lavoro, investimenti, migranti e difesa dei nostri principi. E una opportunità avere una agenda condivisa, questo incontro a responsabilità incrociate, fra presidenze del G7 e del G20“.

Il premier si è detto convinto che “la fase dell’austerità fine a se stessa sia tramontata“. L’auspicio è quello di “un confronto aperto e costruttivo sul tema. Talvolta la sproporzione tra le sfide che ci attendono e la discussione su virgole e cavilli è stridente”. Il piano Juncker “non è sufficiente” per dare le risposte alle sfide attuali. L’Italia, ha aggiunto Gentiloni “non tornerà mai ad essere un paese fiscalmente irresponsabile, quel tempo ormai è finito. anche se ne paghiamo ancora il prezzo”.

Il premier ha parlato anche del prossimo insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump: “La collaborazione con Trump è fondamentale, ma i nostri principi lo sono altrettanto”. Per Gentiloni, la migliore risposta per rinnovare la fiducia all’Europa deve venire all’Europa stessa, che deve risolvere le sfide che ha di fronte e rafforzarsi, in particolare, nella Difesa comune.

Una precisazione anche sulla querelle che ha contrapposto Roma e Berlino su Fca: “Abbiamo avuto polemiche in questi giorni, una in particolare sulle emissioni di alcuni modelli di Fca. Io ho semplicemente ribadito alla Merkel in amicizia che queste sono questioni regolate dalle leggi che attribuiscono alle autorità nazionali” i controlli e che “c’è una commissione” a livello europeo. “Decidiamo per quello che ci riguarda e siamo certi che i tedeschi facciano lo stesso”.

Una battuta anche sulla Brexit: “Credo che il discorso di ieri di Theresa May abbia riempito di contenuti quello che era un titolo fino ad ora, ora abbiamo più chiaro cosa significhi ‘brexit is brexit’ per il governo britannico. L’Ue è pronta a discutere con atteggiamento di solidarietà e amicizia per Regno Unito. Mi fa piacere che la May abbia confermato l’impegno sul piano politico e militare e che le modalità e i tempi siano scritti nei trattati. Su queste basi credo si potrà raggiungere un’intesa“.