Sisma a Casamicciola, arriva l’inchiesta: disposto il censimento dei crolli

Sembrerebbe ormai definitivamente aperta l’inchiesta, per il momento a carico di ignoti, relativa ai crolli causati dal terremoto di Ischia. Al termine del vertice effettuato quest’oggi a Napoli, nella sede della Procura e alla presenza dei magistrati titolari dell’inchiesta Giuseppe Borrelli, Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando e dei carabinieri del nucleo investigativo della città partenopea, è stato deciso di procedere per le ipotesi di reato di omicidio plurimo colposo e crollo colposo, disponendo ulteriori accertamenti nella zona interessata, quella costiera di Casamicciola. L’obiettivo degli inquirenti è se vi siano o meno delle responsabilità legate, eventualmente, anche a casi di abusivismo edilizio o legati all’esecuzione dei lavori di consolidamento.

Sigilli sugli edifici crollati

A tale scopo, nel frattempo, la Procura ha predisposto un censimento di tutti i crolli avvenuti dopo la scossa di lunedì scorso (di magnitudo 4.0): nel mirino degli investigatori, edifici come la scuola “Manzoni” di Casamicciola. Proprio nella frazione dell’isola, infatti, già tristemente nota per il disastroso terremoto del 1883, si sono registrati i danni maggiori e le due vittime del sisma, entrambe rimaste coinvolte nei crolli. Le Forze dell’ordine, intanto, hanno messo i sigilli alla chiesa di Santa Maria del Suffragio (dalla quale si sono staccati alcuni frammenti che hanno colpito e ucciso Lina Cutaneo) e alla palazzina di località Maio, dalle cui macerie sono state estratte vive 6 persone, compresi i tre fratellini Pasquale, Mattias e Ciro. Lo stabile, crollando, aveva provocato la seconda vittima della scossa sismica, la 65enne Marilena Romanini, in vacanza a Ischia.

I condoni di Casamicciola

Già nelle ore successive ai fatti di Casamicciola, la Procura di Napoli aveva valutato l’apertura di un’inchiesta, proprio allo scopo di far luce su possibili connessioni fra crolli e abusivismo, nonostante fosse stato immediatamente chiarito come non si trattasse di un’eventualità necessaria. Un’attenzione particolare sarà focalizzata sui lavori di sopraelevazione dell’edificio di Maio eseguiti negli anni Ottanta e per i quali, secondo uno dei proprietari, nel 1985 e nel 1994 erano state inoltrate due richieste di condono, poi rimaste inevase. La stessa Procura, in mattinata, aveva disposto l’acquisizione di un’ingente documentazione dagli uffici tecnici del Comune di Casamicciola, nominando due ingegneri quali consulenti di area tecnica per l’indagine.