Sgomberi, il Viminale studia l’uso dei beni confiscati alle mafie

Il vasto patrimonio di edifici confiscati alle mafie da adibire all’accoglienza abitativa di profughi e rifugiati, ma anche di quei cittadini italiani che hanno subito lo sgombero.

E’ questa l’ipotesi più plausibile per individuare soluzione abitative alternative prima di effettuare gli sgomberi dei palazzi occupati abusivamente. La direttiva coinvolgerebbe prefetti e sindaci, ma potrebbe aprirsi una strada anche per le associazioni non profit qualificate.

La riunione

Per domani, lunedì 28 agosto, il Ministro dell’Interno Marco Minniti ha convocato una riunione tecnica al Viminale per discutere delle linee guida da approntare in tema di sgomberi.

Le linee guida rappresentano una parte del cosiddetto pacchetto Minniti-Orlando sulla sicurezza nelle città. Varato tra aprile e febbraio scorsi, già comprende misure sugli sgomberi degli edifici occupati, ma le nuove direttive – indirizzate specificatamente a prefetture e questure – saranno di natura operativa e riguarderanno il rapporto tra Prefetture e Comuni per la ricerca di soluzioni abitative alternative quale premessa per procedere agli sgomberi, al fine di evitare situazioni di disordine e disagio sociale. Non è ancora deciso, sottolineano fonti del ministero riprese da Ansa, quando verrà emanata la circolare Minniti. 

La riunione con Raggi

La prossima settimana il Ministro dell’Interno terrà un incontro anche con la sindaca di Roma Virginia Raggi. Si tratta del secondo incontro tra i due esponenti. La riunione è stata chiesta dal Campidoglio nell’ambito dei “buoni rapporti e costanti contatti istituzionali” e verterà, come la precedente, sul tema dei migranti; nello specifico, su accoglienza e politiche abitative.