Scontri di Roma, Di Maio critico: “Fa più notizia la frase di un funzionario che il lancio di bombole”

Una daitriba più che mai aperta quella sugli scontri di Roma fra polizia e immigrati, avvenuti in Piazza Indipendenza nella giornata di ieri e accompagnati da uno strascico mediatico che, nelle ultime ore, si sta concentrando principalmente sulla frase incriminata pronunciata da un ufficiale delle Forze dell’ordine in merito all’atteggiamento da assumere qualora vi fosse stata un’aggressione da parte della comunità da sgomberare. Sulla vicenda si è espresso, durante un’ospitata alla trasmissione “Omnibus” di La7, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, toccando proprio gli accertamenti in corso sulle parole del poliziotto: “E’ allucinante che faccia più notizia una frase infelice di un funzionario di polizia rispetto al lancio di bombole contro la polizia. E non credo che sia giusto che quel poliziotto sia messo sotto inchiesta per una frase. Non voglio essere ipocrita o moralista: la polizia ha fatto di tutto per evitare il peggio”.

Di Maio: “Lo Stato deve farsi rispettare”

Alle prime luci di ieri, le Forze dell’ordine avevano fatto irruzione nella tendopoli improvvisata nei pressi della Stazione Termini, dove avevano trovato rifugio i migranti eritrei sgomberati sabato scorso da Palazzo Curtatone (occupato dal 2013), intervenendo con gli idranti dopo che le autorità avevano riferito di bombole a gas in possesso degli accampati. Gli stessi, avevano reagito all’arrivo dei poliziotti in tenuta antisommossa con lancio di sassi e bottiglie, mentre dal primo piano dello stabile qualcuno di loro è stato inquadrato nell’atto di gettare una delle suddette bombole sulla strada sottostante: “Se c’è un immobile occupato abusivamente – ha detto Di Maio – va sgomberato. Si sono offerte alternative a quei rifugiati, ma a loro non vanno bene, che vogliano restare in quella zona invece di andare nella zona di Rieti. Lo Stato si deve far rispettare, non si può tollerare che si gettino oggetti contro la polizia. A chi ha commesso questo reato andrebbe tolto il permesso di soggiorno in Italia”.

Il vicepresidente della Camera, non ha mancato di lanciare un’offensiva al Governo, spiegando che “si spendono 5 miliardi per l’accoglienza e non si riesce neppure a trovare un alloggio dignitoso per i rifugiati che hanno diritto di stare in Italia”. Allo stesso tempo, però, l’esponente M5S ha criticato l’atteggiamento della comunità eritrea che, due giorni fa, aveva rifiutato la proposta di soluzioni abitative alternative: “Vogliono restare in quel quartiere perché si sono integrati? Anche gli insegnanti della Buona scuola volevano restare in Sicilia e invece sono stati sbattuti in Trentino- Alto Adige”.

“Roma? La partita dura 5 anni”

Ma, al di là dei disordini di Piazza dell’Indipendenza, non poteva mancare un riferimento alla recente bagarre in Campidoglio, con l’ennesimo avvicendamento all’assesorato al Bilancio che, stavolta, ha visto protagonista l’ex fedelissimo Andrea Mazzillo, rimpiazzato con Gianni Lemmetti, proveniente da Livorno: “Evidentemente si era rotto il rapporto fiduciario con la sindaca. Io a Roma voglio vincere la partita, non importa quanti cambi fa il Mister. E la partita dura 5 anni, non 90 minuti”.