Scontri al corteo per Ramelli

E'stata una serata difficile a Milano, dove ha avuto luogo il corteo organizzato dall'estrema destra per ricordare l'anniversario della morte di Sergio Ramelli, il 18enne del Fronte della gioventù ferito a morte a colpi di chiave inglese proprio nel capoluogo lombardo il 13 marzo 1975 e spirato dopo oltre un mese di agonia il 29 aprile dello stesso anno. Una manifestazione che si era preannunciata complicata, visto anche il divieto del sindaco Sala e la conseguente polemica politica che aveva fatto seguito. E anche durante il corteo la tensione è stata elevata, con cariche e scontri nel corso di tutto lo snodo di manifestanti non autorizzati, i quali hanno lasciato il presidio dove stava avvenendo la commemorazione del giovane attivista per dirigersi verso il corteo antifascista organizzato da alcuni gruppi della sinistra milanese, i quali si erano ritrovati nei pressi di Piazzale Susa, dove i gruppi di destra si erano riuniti.

Gli scontri

Il corteo è stato bloccato poco prima che i due schieramenti venissero in contatto, con alcune cariche di alleggerimento che, tuttavia, non avrebbero risparmiato qualche ferito. Si parla di un manifestante rianimato sul posto da alcuni compagni, anche se non è chiaro a cosa sia stato dovuto il malore, anche se è stata ipotizzata una crisi epilettica mentre stavano iniziano gli scontri con la Polizia, dovuta a un possibile trauma cranico per il quale sono in corso accertamenti. L'uomo, appartenente al gruppo Skinhead, è stato portato successivamente in ospedale per accertamenti. Anche tre poliziotti sono rimasti contusi, mentre altre persone sono rimaste ferite in modo lieve. A sbloccare la situazione ci hanno provato i politici presenti al corteo, i quali hanno cercato di convincere le Forze dell'ordine a lasciar passare i manifestanti, mentre uno di questi veniva portato via accompagnato da diversi saluti romani, dopo essersi ferito inciampando mentre correva verso il cordone dei poliziotti.